Le rivelazioni del medico
In un’intervista esclusiva, il professor Alfieri ha raccontato a Tg1 di essere giunto a Santa Marta quando il Papa era ancora in vita, sebbene privo di coscienza. “Aveva gli occhi aperti, era attaccato all’ossigeno e a una flebo, ma non era vigile. Ho auscultato entrambi i campi polmonari e ho constatato che non si trattava di un problema respiratorio: era vivo ma in coma“, ha spiegato Alfieri. Ha ipotizzato che si trattasse di un embolo o di un ictus, ma ha assicurato che il Papa non ha sofferto. (Continua…)
L’Impegno del Papa fino alla Fine
Soltanto due giorni prima della sua morte, Alfieri aveva incontrato Papa Francesco, che si mostrava affranto per non aver potuto compiere il gesto simbolico del lavaggio dei piedi ai detenuti durante una visita in carcere. Questo episodio sottolinea la profonda umanità e l’impegno del Papa verso gli emarginati, anche nei momenti di estrema debolezza fisica.
Durante il ricovero di 38 giorni al Policlinico Gemelli, Papa Francesco ha insistito affinché le notizie sulla sua salute fossero trasparenti e dettagliate. Il professor Alfieri ha sottolineato come il Pontefice volesse che si riportassero anche i dettagli più scomodi, come episodi di vomito, per mantenere una comunicazione onesta con il pubblico. Quando sentiva circolare voci sulla sua presunta morte, il Papa rispondeva con un sorriso, dimostrando serenità di fronte alle speculazioni.