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Banane tossiche, ecco cosa mangi davvero per “l’effetto boomerang”

Pubblicato: 24/04/2025 14:02
banane

I pesticidi vietati in Europa continuano a finire nei nostri piatti. A lanciare l’allarme è Foodwatch, che in una recente indagine ha scoperto la presenza di oltre 140 pesticidi vietati dall’UE in frutta, spezie e altri alimenti venduti nei supermercati tedeschi. Tra i prodotti contaminati spiccano banane, mango, basilico e peperoncino, con dati che mettono seriamente in dubbio la sicurezza alimentare europea. L’indagine si basa su oltre 18.000 campioni analizzati grazie ai dati raccolti dalle autorità tedesche per il controllo alimentare. I risultati? Il 6% dei campioni contiene pesticidi vietati, con una particolare incidenza nelle banane, dove due su tre risultano contaminate. Molti di questi residui sono classificati come sostanze altamente tossiche, con effetti dannosi sulla salute umana e sull’ambiente. Anche se non sempre rappresentano un pericolo immediato, l’esposizione cronica e ripetuta può essere molto rischiosa, soprattutto per bambini e soggetti vulnerabili. Ma come fanno a finire nei nostri piatti se sono vietati?
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I pesticidi vietati tornano in Europa per l’effetto “boomerang”

Tra le sostanze più pericolose individuate figurano: ossido di etilene (vietato dagli anni ’80 per i suoi effetti cancerogeni e mutageni) e carbendazim (fungicida genotossico trovato in basilico, peperoncini e mango). Questi pesticidi vietati in UE continuano però a essere prodotti da multinazionali europee come Bayer e BASF, che li esportano in paesi con normative meno rigide (India, Brasile, Egitto). Lì vengono impiegati in agricoltura e, ironicamente, ritornano in Europa tramite le importazioni alimentari. È il cosiddetto “effetto boomerang”: l’Europa vieta certe sostanze sul proprio suolo, ma continua a consumarle attraverso i prodotti importati. Da anni, Foodwatch e organizzazioni come PAN Europe denunciano questa pratica.

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La risposta (lenta) della Commissione Europea

L’inazione della Commissione Europea è una delle principali critiche mosse da Foodwatch. Sebbene nel 2023 sia stato annunciato l’avvio di un processo legislativo per vietare le esportazioni, nessuna azione concreta è stata intrapresa finora. Nel settembre 2024, il Parlamento Europeo ha votato contro la decisione della Commissione di continuare a permettere l’importazione di alimenti contenenti tre pesticidi vietati. Tuttavia, la Commissione non ha ancora cambiato rotta. E quindi ecco qua che questi prodotti escono dalla porta e rientrano dalla finestra.

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