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Dramma per il calciatore: rapiti moglie e figlio in casa sua

Pubblicato: 24/04/2025 12:22

Il clima di tensione che da settimane avvolge l’Ecuador ha travolto anche il mondo del calcio, lasciando senza parole tifosi e compagni di squadra. A farne le spese è stato il famoso calciatore, vittima di una drammatica vicenda familiare: uomini incappucciati hanno fatto irruzione nella sua abitazione, portando via non solo beni di valore, ma anche sua moglie e il figlio di cinque anni, rapiti sotto i suoi occhi.

L’attacco è avvenuto nelle prime ore del mattino, in una zona residenziale da tempo sotto pressione a causa di un’escalation di violenza legata alle attività dei gruppi criminali. Rodriguez, secondo quanto riportato dalle autorità, sarebbe riuscito a nascondersi sotto il letto, evitando di essere scoperto dagli aggressori. “Hanno chiesto a mia moglie se fossi in casa, lei ha risposto di no… poi hanno svaligiato tutto e li hanno portati via”, avrebbe raccontato ai primi soccorritori.

I rapitori, armati e con il volto coperto, hanno sfondato la porta d’ingresso di Jackson Rodriguez, calciatore dell’Emelec, in una zona residenziale di Guayaquil. Impossessandosi di denaro, gioielli, elettrodomestici e altri oggetti preziosi. Ma il vero orrore è arrivato dopo: hanno trascinato via la donna e il bambino, salendo a bordo di un pick-up grigio e facendo perdere le proprie tracce.

Al momento, il calciatore si trova sotto protezione della polizia, che ha avviato un’indagine per rintracciare i responsabili e liberare i suoi familiari. Le autorità locali hanno ribadito lo stato d’emergenza già dichiarato nei giorni scorsi per contrastare l’ondata di criminalità che coinvolge porti e vie commerciali della città, epicentro di traffici illeciti.

L’Emelec, la squadra in cui milita Rodriguez, ha scelto per ora il silenzio, preferendo non rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma fonti vicine al club parlano di massimo supporto al giocatore in questo momento drammatico.

Una vicenda che scuote non solo il calcio ecuadoriano, ma l’intero Paese, dove ormai la violenza non risparmia nessuno, nemmeno chi dovrebbe sentirsi protetto nella propria casa. E mentre la comunità si mobilita, l’unica speranza è che la moglie e il piccolo possano presto tornare a casa, sani e salvi.

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