Il cielo sopra l’alta provincia era già scuro da ore, ma nessuno immaginava che sarebbe diventato così pesante. Le prime gocce sembravano quasi un sollievo, come se portassero via la polvere dell’attesa. Poi, nel giro di pochi minuti, la pioggia è diventata altro: un muro, un tamburo incessante che batteva sui tetti, sulle strade, sui pensieri. E in quel ritmo, qualcosa si è spezzato. Le persone hanno smesso di guardare il temporale come si guarda uno spettacolo e hanno cominciato a sentirsi dentro una storia più grande, in cui l’acqua non lava ma prende.
C’erano voci, passi veloci, mani che cercavano di fermare l’invisibile con stracci e assi di legno. Qualcuno si è affacciato, altri hanno chiuso le porte. Ma la memoria, quella, era già sveglia: ricordava altri pomeriggi, altre notti, lo stesso odore di terra bagnata e paura. In certi momenti il tempo si piega, e sembra che tutto sia già successo e stia succedendo di nuovo. In quei momenti, l’umanità si riconosce nei gesti piccoli: una coperta passata da una mano all’altra, un caffè fatto per chi non ha più una cucina, una voce che dice “ci sono anch’io”.

Un violento fronte temporalesco si è abbattuto nel pomeriggio sull’alta provincia di Varese, provocando frane, allagamenti e gravi disagi alla popolazione. La situazione più critica si registra a Induno Olona, dove le intense piogge hanno causato l’esondazione del fiume Olona, con entrambi i suoi rami che hanno superato gli argini, inondando le aree circostanti.
Decine le richieste di soccorso giunte ai centralini dei Vigili del Fuoco, intervenuti per liberare abitazioni invase dall’acqua e trarre in salvo persone rimaste intrappolate al loro interno. Per gestire l’emergenza sono stati mobilitati anche rinforzi dal comando di Milano, con squadre che operano senza sosta per riportare la situazione sotto controllo.
Pesantemente compromessa anche la viabilità: la Strada provinciale Varesina e la statale 233 risultano in diversi tratti impraticabili a causa di smottamenti e accumuli d’acqua, con conseguenti rallentamenti e disagi alla circolazione. Le operazioni di sgombero e messa in sicurezza proseguono con l’ausilio della Protezione civile e dei volontari, presenti in forze nei punti più colpiti.
Sul profilo Facebook della lista civica che sostiene il sindaco Giorgio Castelli, si legge che la piena ha colpito diverse aree sensibili del paese, spingendo l’amministrazione a un costante monitoraggio della situazione. Al momento non si registrano feriti, ma i danni alle infrastrutture e alle abitazioni appaiono ingenti.