Vai al contenuto

Rai, l’ex presidente Foa: “Venivo intercettato”. Poi il duro attacco all’Europa

Pubblicato: 24/04/2025 14:32

Marcello Foa, ex presidente della Rai, ha rilasciato dichiarazioni forti durante un’intervista a Radio Cusano, ospite del programma Battitori Liberi condotto da Gianluca Fabi e Savino Balzano. L’occasione è stata la presentazione del suo nuovo libro, “La società del ricatto”, in cui approfondisce i meccanismi di controllo e pressione all’interno del potere politico e istituzionale.

“Ero intercettato, volevano sapere se ero ricattabile”

Durante l’intervista, Foa ha rivelato: “Quando ero presidente della Rai avevo la netta impressione, che era in realtà una certezza, di essere intercettato sia al telefono che negli ambienti che frequentavo. E questo è grave, perché l’intento era sapere se c’erano elementi con cui potermi ricattare, se avevo amanti o se prendevo tangenti”.

Secondo l’ex presidente Rai, questa prassi non sarebbe un’eccezione, ma una costante della politica contemporanea, in Italia come all’estero. “Nella politica nazionale e internazionale c’è la tendenza a cercare elementi per mettere in difficoltà le persone”.

Il caso Meloni-Berlusconi e il “virus” del ricatto

Foa ha ricordato anche un episodio della recente attualità politica: “Ricordiamo tutti la frase che Meloni, durante la creazione del governo, disse a Berlusconi: ‘Io non sono ricattabile’. Questo ci dà l’idea di quanto sia diffusa questa tendenza. Parliamo di un virus che è entrato nella nostra società”.

Il vincolo esterno e l’attacco all’Unione Europea

L’intervista ha poi toccato un tema ricorrente nei lavori di Foa: il vincolo esterno e i limiti alla sovranità nazionale imposti da organismi sovranazionali. “Purtroppo è un problema grave, che in Italia ha un impatto enorme. Tutti si dicono democratici, ma quando fai parte dell’Ue e non controlli la moneta sei sotto ricatto”.

Foa ha citato anche un evento storico emblematico: “Non possiamo dimenticare la lettera che Berlusconi ricevette da Draghi, allora presidente della BCE, che lo costrinse di fatto a dimettersi”.

“Ci stanno portando via la democrazia”

In chiusura, l’ex presidente Rai ha espresso una visione pessimistica ma determinata sul futuro della democrazia in Europa: “Chi vince le elezioni dovrebbe poter attuare il programma con cui è stato eletto. Invece oggi chi vince deve sottostare a talmente tanti paletti esterni che non può che seguire la strada prefissata. Ci stanno portando via la democrazia”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure