
Una forte scossa sismica ha sconvolto ieri una vasta area costiera, facendo tremare edifici e seminando il panico tra la popolazione. Il terremoto, di magnitudo 6.2, ha colpito nella tarda mattinata, generando più di 180 scosse di assestamento nelle ore successive. La più recente, registrata alle 7:19 ora locale (6:19 in Italia), ha avuto una magnitudo di 4.1, secondo quanto riportato dall’agenzia per le emergenze del paese.
Nonostante la forza del sisma, le autorità hanno rassicurato che non si sono verificati danni strutturali significativi a edifici pubblici o infrastrutture. Tuttavia, alcune costruzioni storiche hanno riportato cedimenti. Secondo la televisione nazionale, una porzione delle antiche mura cittadine è crollata, mentre un vecchio edificio abbandonato è parzialmente collassato nel quartiere centrale di una metropoli densamente abitata.

La risposta dei cittadini è stata immediata e comprensibilmente allarmata. Molti residenti, per precauzione, hanno deciso di spostarsi verso zone più lontane dall’epicentro, ritenute più sicure dal punto di vista sismico. Alcuni hanno scelto di passare la notte all’aperto, accampandosi in parchi pubblici, in attesa che la situazione si stabilizzasse.
Il panico ha causato numerosi feriti, come confermato dal ministro della Sanità, Kemal Memisoglu. “Sono 221 le persone rimaste ferite, la maggior parte nel tentativo disperato di fuggire saltando da finestre o balconi,” ha dichiarato. “Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita, e la maggioranza è stata già dimessa dagli ospedali. Restano ricoverati in 15 per ulteriori accertamenti.”
Le squadre di emergenza continuano a monitorare gli effetti del terremoto, soprattutto in edifici storici o strutture a rischio. Anche se la paura resta alta, il governo ha invitato la popolazione alla calma, garantendo una costante presenza sul territorio per fornire supporto e rassicurazioni.
Solo in serata è stato ufficialmente confermato che l’epicentro del terremoto si trovava nel Mare di Marmara, al largo di Silivri, alla periferia di Istanbul. Una città abituata al rischio sismico, ma che ogni volta si ritrova a fare i conti con la fragilità delle sue fondamenta e la paura collettiva.