La comunità LGBT+ si era stretta ieri attorno alla speranza di ritrovare Alice Morelli, la ragazza di 23 anni scomparsa da Bologna. Di lei si erano perse le tracce dal giorno precedente, intorno alle 17. Un appello lanciato sui social da un’amica aveva rapidamente mobilitato centinaia di utenti: “Lei si chiama Alice, è di Bologna, è una mia amica di cui non abbiamo più notizie e tracce da ieri alle 17. Nemmeno la sua fidanzata sa più dov’è. Qualsiasi informazione è utile, se non sapete niente fate girare il post vi prego. Siamo disperati”, aveva scritto.
Il messaggio, pubblicato su Twitter, aveva raggiunto circa mezzo milione di visualizzazioni e anche su Instagram numerose pagine LGBT+ avevano rilanciato l’annuncio, sostenuto dal profondo appello dei suoi genitori: “Qualunque cosa sia accaduta, qualunque sia il problema, noi siamo qui, tutto si può risolvere. Ti prego torna a casa, i tuoi genitori ti aspettano a braccia aperte”.
Il tragico epilogo
Poche ore dopo, però, è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: Alice Morelli è stata ritrovata senza vita. A comunicarlo è stata la stessa amica che aveva guidato la mobilitazione sui social: “Ragazzi, Alice è stata trovata, purtroppo non come speravamo. Grazie per averci aiutato, mi prendo qualche giorno di pausa per elaborare. Sono pietrificata, non ci sto credendo, non sto realizzando. Ciao Ali, ti voglio bene e te ne vorrò sempre”.
Secondo quanto riportato da RaiNews, non si esclude l’ipotesi di un gesto volontario, ma sono ancora in corso accertamenti per chiarire le circostanze della tragedia. L’intera comunità resta sotto shock per una perdita che ha scosso profondamente chi aveva incrociato il sorriso di Alice, anche solo virtualmente.
