
«Mia figlia era bellissima. E uno sconosciuto me l’ha portata via». Con la voce rotta dall’emozione, Teresa Demartino racconta la storia di Chiara, la sua unica figlia, e di Simone, il fidanzato, uccisi brutalmente da Andrea Longo, un uomo con precedenti e problemi psichici che da tempo tormentava la giovane.
Chiara e Simone, «due ragazzi bellissimi», avevano grandi progetti per il futuro. Si erano conosciuti un anno fa al lavoro, in una ditta di Beinasco, dove anche Teresa era impiegata. «Simone era un ragazzo speciale», racconta la madre. «Mai un litigio tra loro». Una delle immagini più dolci della coppia è una foto scattata durante una vacanza a Ibiza, il primo viaggio insieme.

Il loro futuro sembrava già scritto: «Il 20 maggio si sarebbero trasferiti a Rivalta», svela Teresa. «Poi volevano sposarsi e Chiara desiderava tanto avere dei figli».
Ma la presenza di Longo, definito dalla madre come «una persona disturbata», aveva già gettato un’ombra sulla serenità di Chiara. «Si era invaghito di lei», spiega Teresa. «Le diceva: “Lascia quel tipo, vieni con me. Io sono una persona seria”». La ragazza aveva manifestato paura: «Pur di non dargli fastidio, lei e Simone non entravano nemmeno in cortile con le auto», per evitare il rumore della Fiat 500 Abarth di Simone che infastidiva Longo.
Chiara aveva anche chiesto spiegazioni alla sua padrona di casa, interrogandosi sul perché Longo avesse ottenuto l’affitto di un appartamento, nonostante i suoi precedenti. Un timore che si è purtroppo rivelato fondato.

L’ultimo contatto tra madre e figlia risale al pomeriggio della tragedia. «Mi ha detto: “Sta arrivando il 118, speriamo che lo portino via”», ricorda Teresa. Dopo quel messaggio, più nulla. «Ho letto la notizia sul telefono, sono corsa fuori di casa, ma speravo che quella casa non fosse la loro», confida tra le lacrime.
Quando ha realizzato la verità, il pensiero di Teresa è stato uno solo: «Un prepotente, alla fine, è riuscito a portarmi via il mio angelo, per sempre». Una vita spezzata da chi, già noto per la sua pericolosità, non è stato fermato in tempo.