
Figura emblematica e oscura della mafia siciliana, Totò Riina è stato per decenni il capo indiscusso di Cosa Nostra, protagonista di una lunga stagione di violenza che ha segnato la storia d’Italia. Responsabile di numerosi omicidi e stragi, tra cui quelle di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il boss di Corleone è stato simbolo di un potere criminale spietato, che ha lasciato profonde ferite nel tessuto sociale e istituzionale del Paese.

I commenti e l’asta social
Un ritratto di Totò Riina, pubblicato su Facebook e Instagram, ha innescato un acceso dibattito online, attirando commenti e apprezzamenti. A postarlo è stato Giuseppe Riina, terzogenito del capomafia di Corleone, noto per le sue provocazioni nostalgiche legate alla figura paterna.
“Bellissimo grande uomo”, si legge in un commento. “Grande zio Totò”, aggiunge un altro utente. Tra gli interventi c’è anche chi chiede se il quadro sia in vendita. La risposta di Riina jr non tarda ad arrivare: annuncia una sorta di asta social, con un meccanismo che coinvolge direttamente i follower.
“Farò un sondaggio-sorteggio tra i miei follower di Facebook e Instagram — spiega Giuseppe Riina — il ritratto più votato sarà messo all’asta e diventerà un’opera d’arte unica per chi se lo aggiudicherà”.
Riina jr, che ha già scontato una condanna per mafia, aggiunge dettagli sull’operazione: il dipinto sarà firmato da lui sul retro e accompagnato da un biglietto autografo che ne certifichi l’autenticità. “Bellissimo, ne voglio uno”, scrive un altro follower, mentre c’è chi esprime ammirazione per il boss definendolo “grandissimo uomo che non ha mai chinato il capo”.

Nostalgia mafiosa e nuove polemiche
Non è la prima volta che Giuseppe Riina utilizza i social per celebrare la memoria del padre, suscitando polemiche e accendendo l’attenzione pubblica. Queste iniziative continuano a polarizzare l’opinione online, attirando da una parte sostenitori nostalgici e dall’altra critiche per il messaggio ambiguo che diffonde.
Il fenomeno solleva interrogativi sull’uso dei social come piattaforma per veicolare messaggi controversi, aprendo un dibattito su libertà di espressione e rispetto per le vittime della mafia.