
Con la morte di Papa Francesco, si è chiusa una delle stagioni più significative della Chiesa cattolica. Un pontificato durato oltre un decennio, segnato da apertura, dialogo interreligioso e attenzione ai temi sociali, che ha lasciato un’impronta profonda sia tra i fedeli che nella società civile.
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In queste ore di attesa per il Conclave, il clima che si respira tra i cardinali a Roma è carico di emozione, ma anche di interrogativi sul futuro. Mentre il mondo cattolico si raccoglie nel ricordo del pontefice argentino, cresce l’interesse attorno alla figura del suo successore e alla direzione che la Chiesa prenderà nei prossimi anni.

Secondo un recente sondaggio di Euromedia Research, la maggioranza degli italiani auspica un Papa che prosegua sulla stessa linea tracciata da Francesco. Il 60,6% degli intervistati preferirebbe una figura in continuità con l’ultimo pontefice, premiando dunque un’impostazione aperta, inclusiva e attenta alle fragilità del mondo contemporaneo.
Il consenso non si ferma ai soli cattolici: il 56,1% degli italiani – a prescindere dall’appartenenza religiosa – esprime una valutazione positiva sull’operato di Bergoglio. Il suo approccio, spesso anticonvenzionale, sembra aver toccato corde profonde anche in chi si sente distante dalla dottrina ecclesiale. La domanda di continuità con Francesco è particolarmente forte tra chi vota Alleanza Verdi e Sinistra, dove tocca un picco del 93,1%, seguita dagli elettori di Forza Italia con un solido 83%. Tuttavia, non tutti sono dello stesso parere: tra gli elettori della Lega, quasi la metà (47,8%) preferirebbe un cambiamento radicale, invocando un ritorno a una visione più tradizionale del papato.

Un’altra crepa emerge anche sul piano simbolico. Alla domanda sulla presenza dei leader mondiali ai funerali, il 45,7% dei leghisti l’ha definita “ipocrita e opportunistica”. Una critica che, sorprendentemente, è condivisa dal 68,9% degli elettori di sinistra, segno che il malcontento può attraversare in modi diversi entrambi gli schieramenti politici.
Il sondaggio ha indagato anche la percezione degli italiani sul Conclave e sui colloqui informali che si stanno svolgendo in questi giorni a Roma tra leader religiosi e istituzionali. Per il 38% degli intervistati, si tratta di un’occasione di dialogo diplomatico, specie in un periodo segnato da forti tensioni internazionali. Ma una parte consistente del Paese osserva con diffidenza questi incontri: lo pensa il 58,5% di chi vota Forza Italia, il 43,5% dei leghisti, il 48,3% degli elettori PD e il 45,2% del Movimento 5 Stelle.
Nel frattempo, dal cuore dell’America Latina arriva un messaggio di sobrietà. Il cardinale salvadoregno Gregorio Rosa Chávez, stretto collaboratore di Francesco, ha invitato a non lasciarsi andare a speculazioni sull’elezione del prossimo pontefice. “La cosa giusta è pregare”, ha detto, ricordando l’eredità spirituale di Bergoglio. Rosa Chávez ha partecipato ai funerali in Vaticano, dove ha raccontato la sua esperienza attraverso la radio dell’arcidiocesi di El Salvador. Il Conclave non ha ancora una data ufficiale, ma le attese – religiose e politiche – sono già alte.