
Un nuovo bombardamento ha scosso la periferia sud di Beirut: l’esercito israeliano ha colpito un edificio poco dopo aver ordinato l’evacuazione dei residenti. A rendere noto l’attacco è stato Avichay Adraee, portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), che su X ha pubblicato un “avvertimento urgente” accompagnato da una mappa, indicando il raggio di sicurezza di 300 metri attorno al bersaglio, descritto come un’area che ospitava “strutture appartenenti a Hezbollah“.
Netanyahu: “Colpito deposito di missili a guida di precisione”
L’azione, secondo quanto riferito dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, è stata condotta su sua istruzione e su quella del ministro della Difesa Israel Katz. L’obiettivo era un sito infrastrutturale di Hezbollah, dove erano nascosti “missili a guida di precisione”. Si tratta del terzo attacco mirato alla capitale libanese dopo il cessate il fuoco del 27 novembre, che aveva interrotto oltre un anno di guerra tra Israele e il movimento filo-iraniano.
Il presidente libanese Joseph Aoun ha invitato Stati Uniti e Francia, garanti della tregua, ad “assumersi le proprie responsabilità” e a intervenire per costringere Israele a interrompere immediatamente le operazioni militari.
Attacco anche a Halta, un morto
In mattinata, il ministero della Salute libanese ha denunciato un altro attacco israeliano, condotto da un drone contro la città di Halta, nel sud del Libano. Una persona è rimasta uccisa. L’Idf ha confermato l’azione, affermando di aver “eliminato un terrorista di Hezbollah che stava partecipando ai tentativi di ristabilire il potere nella regione”.