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Serie A, l’Inter crolla e il Napoli fiuta il sangue: il campionato cambia padrone

Pubblicato: 27/04/2025 17:25

La Roma espugna San Siro, Soulé abbatte l’Inter e il campionato cambia improvvisamente pelle. Non è solo una sconfitta: è un crollo psicologico, tecnico, fisico. I nerazzurri, che un mese fa sembravano destinati a marciare trionfalmente verso lo scudetto, oggi appaiono una squadra svuotata, senza idee, senza nervi, senza orgoglio. Tre sconfitte in una settimana non sono un incidente di percorso: sono la fotografia impietosa di un gruppo che ha perso la fame e la lucidità proprio nel momento decisivo.

Mentre Simone Inzaghi si arrampica sugli specchi parlando di sfortuna e dettagli, la realtà è brutale: l’Inter si è auto-distrutta, mostrando tutti i limiti che il risultato aveva finora mascherato. Una rosa logora, incapace di cambiare ritmo, e soprattutto prigioniera di un’idea di calcio monocorde, prevedibile, schiava del suo stesso possesso sterile. Il Meazza, abituato a celebrare, ora fischia. E ha ragione.

In questo vuoto, il Napoli si inserisce come uno squalo che ha fiutato il sangue. Antonio Conte lo sa: momenti così vanno aggrediti senza pietà. Vincere a Torino non sarebbe solo un sorpasso: sarebbe una dichiarazione di guerra. Sarebbe togliere la maschera all’Inter e svelare che il re è nudo. Il Napoli, in silenzio, è diventato la squadra più solida e affamata di questo finale di stagione. Mentre a Milano si parla di rimpianti e di energie finite, al Maradona si respira l’odore inconfondibile della grande impresa.

La corsa scudetto si trasforma così in una corsa di sopravvivenza. L’Inter, se non si rialza subito, è destinata a vedere sfumare tutto in un mese, tra campionato e Champions. E sarebbe una disfatta senza attenuanti. La forza non sta più dalla parte dei nerazzurri: sta dalla parte di chi sente di poter spaccare il mondo. E oggi, quella fame, quel veleno, lo ha solo il Napoli.

Nel calcio non si vince con le chiacchiere, né con i numeri: si vince con la rabbia negli occhi. E oggi gli occhi del Napoli brillano, mentre quelli dell’Inter sono vuoti.

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