
Una delle figure più rappresentative del giornalismo italiano se n’è andata, lasciando un vuoto nel mondo della moda. Una carriera straordinaria, che ha visto una donna diventare non solo narratrice delle sfilate, ma anche amica personale dei più celebri stilisti, che la stimavano e l’ascoltavano con attenzione. Con il suo sguardo affilato e il suo approccio unico, è riuscita a raccontare il mondo della moda in modo profondo e sempre attuale, restando sempre fedele al suo spirito ironico e alla sua sensibilità estetica.
Indimenticabili i suoi look eccentrici, sempre accompagnati da cappelli particolari, che l’hanno resa un’icona di stile. La sua cultura, vasta e profonda, si combinava con una leggerezza che le permetteva di raccontare la moda non solo come fenomeno, ma come vera e propria arte. Con l’amica Anna Piaggi, ha interpretato l’essenza dello stile, facendo epoca e segnando una generazione di giornalisti e appassionati del settore.

Addio a una leggenda del giornalismo di moda
La sua carriera iniziò nel 1958 con Max Mara, ma è stato nel 1962, con il suo approdo al mensile Arianna di Mondadori, che ha consolidato la sua posizione come una delle voci più autorevoli nel campo della moda. In quel periodo, insieme a Piaggi, ha cominciato a dare una nuova forma al giornalismo di moda, con uno sguardo attento ai cambiamenti del costume sociale e con una rara sensibilità per i trend emergenti.

Nel 1975, passò a Linea Italiana, e in seguito divenne una figura centrale in Annabella e, successivamente, nella rivista Mondo Uomo, fondata da Flavio Lucchini, dove ricoprì il ruolo di direttrice dal 1980. La sua visione unica della moda, sempre interpretata in chiave personale, le permise di diventare un punto di riferimento anche per i più importanti stilisti del panorama internazionale.
Anna Riva, questo il nome di questa straordinaria professionista, lascia un’eredità che ha segnato un’intera generazione. Gisella Borioli, sua ex direttrice, la ricorda così: «Anna anche tu ci hai lasciato. Ti ricordo come un vento profumato in redazione, sempre sorridente, sempre informata, sempre positiva, sempre ricca di storie da raccontare». La sua perdita lascia un grande vuoto in tutti coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata.