
Un omicidio si è consumato il 27 aprile in una stazione di benzina di Mondragone, nel Casertano. Un commerciante, Luigi Magrino, è stato freddato a colpi di pistola da un imprenditore che ha aperto il fuoco mentre la vittima si trovava ancora all’interno della sua auto. Dopo aver sparato, l’aggressore si è allontanato, lasciando attoniti il gestore del distributore e gli altri clienti presenti in quel momento sulla statale Domiziana, teatro della tragedia.
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Chi è la persona arrestata
La fuga dell’imprenditore, durata poco, si è conclusa con l’intervento dei carabinieri, che sono riusciti a fermarlo e a condurlo in caserma per gli accertamenti. Secondo le prime ricostruzioni, all’origine dell’omicidio vi sarebbe un litigio, scaturito da contrasti economici preesistenti tra i due uomini. Resta da chiarire se l’incontro al distributore sia stato casuale o concordato in precedenza con un appuntamento.

Le indagini sono in corso per definire l’esatta dinamica dei fatti e comprendere il movente che ha portato a un gesto tanto estremo. Gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze dei presenti, alcuni dei quali avrebbero assistito impotenti all’omicidio, terrorizzati dalla rapidità e dalla violenza dell’azione.
Il dolore della comunità di Mondragone
In queste ore, la comunità di Mondragone è sotto shock. Un luogo abitualmente tranquillo si è trovato improvvisamente al centro di una tragedia che solleva interrogativi non solo sulle dinamiche personali tra vittima e aggressore, ma anche su un clima di tensione che, forse, covava da tempo.
I carabinieri proseguono nelle indagini per ricostruire ogni dettaglio dell’accaduto, mentre la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. L’aggressore è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di essere interrogato formalmente per fornire la sua versione dei fatti.
Intanto, il distributore sulla statale Domiziana resta sotto sequestro per permettere ai tecnici della scientifica di completare i rilievi utili alle indagini. Un luogo che, fino a pochi giorni fa, era solo un punto di sosta e di passaggio, oggi è divenuto simbolo di una tragedia difficile da accettare.