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“Santo subito”, il grido dei fedeli per Papa Francesco

Pubblicato: 28/04/2025 10:52

ROMA – L’abbraccio del popolo non si è fatto attendere. Da giorni, un fiume ininterrotto di fedeli riempie piazza San Pietro e la basilica di Santa Maria Maggiore per rendere omaggio a papa Francesco. In migliaia, tra lacrime e preghiere, ripetono un’unica invocazione: “Santo subito”.

Un’ondata di commozione, potente e spontanea, ha trasformato Roma nel cuore pulsante di una devozione senza confini. Tra i fedeli si respira un senso di gratitudine e di amore per un papa che, come pochi altri nella storia recente, ha saputo parlare al cuore della gente. In soli tre giorni, oltre 250.000 persone si sono messe in fila per salutare il pontefice nella basilica di San Pietro, un flusso incessante di volti, di mani giunte, di lacrime.

Una piazza che canta e prega

Sin dalle prime ore del mattino, piazza San Pietro si riempie di volti provenienti da ogni parte del mondo. Alcuni portano fiori, altri striscioni scritti a mano. Tutti, però, sembrano avere un unico pensiero: “È come se avessimo perso un padre”, sussurra Angela, arrivata da Bari con la famiglia. “Non possiamo immaginarlo lontano da noi. Per questo gridiamo ‘Santo subito’, perché per noi lo è già”.

Le messe celebrate in questi giorni si trasformano in veri e propri momenti di comunione collettiva. I canti, le preghiere, le mani giunte: tutto racconta un amore semplice e radicale per papa Francesco. Molti fedeli si trattengono ore nella piazza, recitando il rosario o semplicemente restando in silenzio.

“Francesco ci ha insegnato che la santità è fatta di gesti semplici”, racconta Roberto, un volontario romano. “Non servono miracoli eclatanti, basta l’umiltà di chi cammina accanto agli ultimi”.

Durante una delle celebrazioni, il cardinale Pietro Parolin ha voluto ricordare l’eredità lasciata da Francesco, sottolineando che “il nostro affetto per lui non deve restare una semplice emozione del momento; la sua eredità dobbiamo accoglierla e farla diventare vita vissuta”.

La tomba a Santa Maria Maggiore, nuova meta di pellegrinaggio

Non solo San Pietro. A Santa Maria Maggiore, dove papa Francesco ha voluto essere sepolto, il pellegrinaggio si fa ancora più raccolto. Le file per accedere alla cappella sembrano interminabili. Famiglie, anziani, giovani: tutti attendono pazientemente, anche per ore, per poter sostare pochi secondi davanti alla tomba.

“Quando mi sono inginocchiata lì davanti, ho sentito una pace incredibile”, racconta Lucia, insegnante arrivata da Firenze. “Francesco ha cambiato la mia fede. La sua bontà era tangibile. Non possiamo aspettare anni: per noi, lui è già santo”.

Sotto le volte della basilica, le voci si abbassano, si fanno sussurri. Qualcuno sfiora la lastra tombale con la mano, come a cercare una benedizione invisibile. Gli occhi sono lucidi, i volti segnati da emozioni profonde.

“Non dimenticheremo mai il suo sorriso”, dice commossa suor Maria, arrivata dalla Polonia. “Ha portato la Chiesa dove doveva stare: tra i poveri, i malati, gli abbandonati. Era uno di noi”.

Un’eredità viva nel cuore del popolo

Il coro spontaneo di “Santo subito” non è soltanto un grido di nostalgia. È la testimonianza di una eredità viva, che i fedeli sentono il bisogno di custodire e continuare. Francesco ha incarnato un modello di Chiesa aperta, misericordiosa, capace di farsi carico delle ferite del mondo.

“Non era solo il papa dei poveri”, sottolinea Paolo, studente universitario di Milano. “Era il papa di tutti noi. Non faceva distinzione, non giudicava, accoglieva. Per questo è già un santo, perché ha vissuto il Vangelo senza compromessi”.

Secondo la prassi della Chiesa, il processo di canonizzazione richiede almeno cinque anni di attesa dalla morte. Ma i fedeli sperano in una dispensa, come già avvenuto per Giovanni Paolo II. L’impressione è che il popolo abbia già emesso il suo verdetto, ben prima delle procedure ufficiali.

Mentre Roma si prepara ai riti ufficiali in sua memoria, il sentimento popolare sembra già aver scelto: papa Francesco è, per il cuore della gente, un santo tra i santi. E ogni preghiera, ogni lacrima, ogni sorriso che si leva tra le pietre millenarie di San Pietro e Santa Maria Maggiore racconta la stessa, eterna storia di fede.

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