«Obbedisco a Papa Francesco, non entro in Conclave». Con queste parole, il cardinale Angelo Becciu ha annunciato la sua decisione di non partecipare all’elezione del nuovo Pontefice, accogliendo l’invito di Papa Francesco a rimanere fuori dall’assise cardinalizia.
La scelta di Becciu
«Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza», ha dichiarato Becciu.
Un gesto di fedeltà alla Chiesa e a Francesco, in un momento delicato in cui si cerca di garantire la massima serenità al processo di elezione del nuovo Pontefice.
Un clima di attesa in Vaticano
Da ieri la Cappella Sistina è ufficialmente chiusa al pubblico e sono state sospese anche le visite ai Giardini Vaticani, segnali evidenti che l’inizio del Conclave si avvicina. Nel frattempo, oltre 70mila fedeli hanno già reso omaggio alla tomba di Papa Bergoglio nella basilica di Santa Maria Maggiore.
Il clima in Vaticano è di grande raccoglimento, ma anche di attenzione alle tensioni emerse nei giorni scorsi.
Le reazioni dei cardinali
Interpellato dai giornalisti sul “caso Becciu”, il cardinale Christoph Schönborn ha scelto di rispondere con una battuta: «Guarda il cielo che bel clima», evitando commenti diretti e dirigendosi verso l’inizio delle Congregazioni.
Più riflessivo il cardinale Anders Arborelius, che entrando anch’egli in Vaticano ha dichiarato: «Caso Becciu? Non conosciamo tutta la storia», sottolineando la prudenza necessaria in una vicenda ancora complessa e non del tutto chiara.
Verso il Conclave
La decisione di Becciu, se da un lato chiude una questione potenzialmente divisiva, dall’altro restituisce all’assemblea cardinalizia un’atmosfera più serena, come richiesto dallo stesso Papa Francesco nei suoi ultimi messaggi.
Ora i riflettori sono puntati sul Conclave: una fase cruciale, da cui emergerà il successore di un Pontefice che ha lasciato un segno profondo nella storia recente della Chiesa.