Vai al contenuto

Muore mentre nuota davanti agli occhi di tutti: scena spaventosa, cos’è successo

Pubblicato: 29/04/2025 07:27

Stava nuotando come faceva ogni giorno, anche in primavera, nelle acque dell’Adriatico, quando è stato colto da un malore improvviso. È accaduto nel primo pomeriggio di lunedì, davanti al tratto nord del lungomare di Pesaro, all’altezza dei Bagni Enrico, in viale Trieste. Alcuni passanti hanno notato la scena e hanno lanciato subito l’allarme. Sono intervenuti tempestivamente i bagnini, il personale sanitario del 118 e la Capitaneria di Porto. I tentativi di rianimazione, effettuati direttamente in spiaggia, sono risultati inutili.

A perdere la vita è stato un uomo di 59 anni, molto conosciuto in città: era uno degli storici promotori del celebre tuffo di Capodanno, una tradizione che a Pesaro è diventata un appuntamento irrinunciabile per centinaia di persone. La vittima è Alberto Spinaci, per tutti semplicemente “Spina”, figura familiare per chiunque abbia mai partecipato o assistito al bagno rituale del primo gennaio.

Era legatissimo al mare e allo sport, eredità raccolta dal padre, il compianto professor Peppone Spinaci, che fu tra i fondatori del gruppo degli “Omaccioni”, gli arditi che già negli anni ’70 celebravano l’arrivo del nuovo anno con un tuffo nelle acque gelide dalla spiaggetta del Circolo Canottieri. Alberto aveva fatto propria quella passione, trasformandola in impegno e testimonianza: dal 1995 in poi fu uno degli organizzatori più attivi della manifestazione, accanto ad altri storici amici come Alessandro Bischi.

Non era solo un amante del mare, ma un vero sportivo: il nuoto, il ciclismo e la corsa facevano parte del suo quotidiano. Lo si vedeva spesso allenarsi, anche fuori stagione. Lunedì, mentre nuotava come d’abitudine, ha avuto un malore. È andato subito in difficoltà, e chi era in spiaggia si è accorto che qualcosa non andava. L’allerta è stata data in pochi istanti. Gli operatori sanitari hanno tentato la rianimazione cardiopolmonare, ma per lui non c’è stato nulla da fare.

La notizia si è diffusa rapidamente in città, suscitando grande emozione. Pesaro perde una figura di riferimento, un uomo stimato, appassionato, profondamente legato alla propria comunità. Lascia la compagna Beatrice, la madre Bianca Braglia, la sorella Silvia, il cognato Luigi, i nipoti, e un gruppo di amici con cui ha condiviso anni di vita, progetti e risate, come scrive «Il Resto del Carlino».

Proprio Alessandro Bischi, visibilmente scosso, lo ha ricordato con parole semplici e profonde: “Lo conosco da sempre, direi da 55 anni. Abbiamo abitato nello stesso palazzo, frequentato le stesse scuole, fatto insieme il servizio militare in Marina a Rimini, condiviso la palestra alla Canottieri Pesaro. Una grande persona, simpaticissima e buona”.

L’ultimo saluto non è ancora stato fissato, ma è certo che saranno in molti a partecipare. Chi lo ha conosciuto ricorda non solo lo sportivo e l’organizzatore, ma l’uomo dal sorriso pronto, dall’ironia gentile, sempre presente nelle occasioni che contano. È morto facendo ciò che amava, in quel mare che era il suo habitat, il suo rifugio, la sua sfida quotidiana. E ora, quelle acque che ha solcato per una vita intera lo accolgono per sempre.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure