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Addio a un’icona! Dal cinema alla tv, con i suoi ruoli ha fatto sognare generazioni intere

Pubblicato: 30/04/2025 12:37

Il mondo del cinema e della televisione dice addio a una delle interpreti più longeve e rispettate del panorama hollywoodiano. Una figura che, con la sua presenza elegante e la sua intensità drammatica, ha lasciato un segno indelebile in decenni di storia dello spettacolo, attraversando il teatro, il grande schermo e le serie cult della TV americana.

Con il suo stile sobrio ma potente, ha saputo incarnare personaggi materni e figure femminili complesse, restando sempre fedele a una recitazione autentica, capace di emozionare generazioni di spettatori. La sua carriera, costellata di ruoli iconici, è stata anche profondamente intrecciata con la sua famiglia, vera e propria dinastia artistica.

È morta a 100 anni l’attrice americana Priscilla Pointer, celebre per aver interpretato la madre della vera figlia Amy Irving nel cult horror Carrie – Lo sguardo di Satana e per aver preso parte alla storica serie TV Dallas. L’attrice si è spenta in una casa di riposo a Ridgefield, nel Connecticut.

La Pointer aveva recitato con la figlia in altri sei film e interpretato diverse madri iconiche negli anni ’70 e ’80, tra cui in In cerca di Mr. Goodbar con Diane Keaton, Velluto blu di David Lynch accanto a Kyle MacLachlan, e The Falcon and the Snowman con Sean Penn. In Dallas, celebre serie in onda sulla CBS, aveva interpretato la madre del personaggio di Victoria Principal.

Anche il figlio David Irving, regista, l’aveva diretta in tre film, tra cui il musical Rumpelstiltskin, Good-bye, cruel world e C.H.U.D. II: Bud the Chud. Una famiglia legata da un forte spirito artistico, che ha trasformato la passione per la recitazione in un’eredità condivisa.

Prima del cinema e della TV, per Priscilla Pointer c’era stato il teatro, con ruoli importanti a Broadway in opere come Un tram chiamato desiderio e I condannati di Altona. A dirigerla spesso era il marito, il regista teatrale Jules Irving, conosciuto in Europa dopo una produzione teatrale dell’esercito. Un amore, il loro, nato sulle scene e rimasto vivo anche fuori dal palco.

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