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Liliana Resinovich, spunta il video: «C’è un uomo con la coppola nel parco prima del ritrovamento, è Visintin?»

Pubblicato: 30/04/2025 10:57

Il caso della scomparsa e morte di Liliana Resinovich torna sotto i riflettori, con un nuovo elemento che potrebbe rivelarsi determinante. Durante la puntata di Chi l’ha visto?, andata in onda mercoledì 30 aprile su Rai 3, è stato annunciato che verrà analizzato un filmato inedito che mostra un uomo con una coppola aggirarsi nei pressi del parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste poco prima del ritrovamento del corpo della donna. Il video potrebbe fornire nuove risposte, o sollevare ulteriori interrogativi, in un caso che da oltre tre anni continua a dividere l’opinione pubblica.

Gli inquirenti stanno valutando se l’uomo ripreso possa essere Sebastiano Visintin, marito di Liliana e unico indagato per l’omicidio. Il dettaglio della coppola e la collocazione temporale del filmato, poco prima del macabro ritrovamento avvenuto il 5 gennaio 2022, sono al centro delle nuove analisi investigative. La visione completa delle immagini potrebbe fornire dettagli cruciali sull’identità dell’uomo e sulle sue eventuali connessioni con il caso.

Chi è l’uomo nel video? E cosa ci faceva nel parco?
Lo scorso 26 aprile, Liliana Resinovich avrebbe compiuto 67 anni. Il suo caso rimane irrisolto, con una morte ancora avvolta dal mistero e diverse ipotesi investigative in campo. L’identità dell’uomo ripreso nel filmato è al momento sconosciuta, ma la sua presenza nei pressi del luogo del ritrovamento, a ridosso della scoperta del corpo, ha riacceso i riflettori sull’eventuale coinvolgimento di persone rimaste finora nell’ombra.

Nel frattempo, il marito Sebastiano Visintin ha rafforzato la propria difesa legale, aggiungendo due nuovi esperti al team: Michele Vitiello, ingegnere informatico forense coinvolto in casi mediatici come quelli di Emanuela Orlandi e Denise Pipitone, e Noemi Procopio, docente di scienze forensi presso l’Università di Central Lancashire. Quest’ultima aveva già condotto in passato un’analisi sul microbiota del corpo di Liliana, ma ora entra nel caso come consulente ufficiale.

Tecnologia e scienza al servizio della verità
Vitiello si occuperà delle analisi dei dispositivi elettronici di Visintin, tra cui smartphone e videocamere, già oggetto di alcune perquisizioni. L’obiettivo è chiarire ogni possibile dettaglio temporale e geografico relativo ai giorni precedenti e successivi alla scomparsa. Procopio, invece, si concentrerà sull’analisi biologica per stimare con maggiore precisione il momento della morte, un punto ancora controverso nelle indagini.

A complicare il quadro, ci sono le conclusioni della dottoressa Cristina Cattaneo, uno dei massimi esperti italiani in medicina legale. Nella sua relazione, non ha escluso la possibilità di un suicidio, ma la sua ricostruzione propende per la tesi dell’omicidio: Liliana sarebbe morta il giorno stesso della sua scomparsa e il suo corpo non sarebbe mai stato spostato dal luogo in cui è stato ritrovato. Un’ipotesi che, se confermata, potrebbe rimettere in discussione gran parte della narrazione investigativa emersa finora.

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