
Liliana Resinovich, il caso che continua a sollevare dubbi e interrogativi. La tragica vicenda della donna di 63 anni, trovata senza vita in un parco a Trieste il 5 gennaio 2022, si arricchisce di nuovi inquietanti dettagli. Inizialmente classificato come un possibile suicidio, il caso è stato riaperto con l’ipotesi di omicidio. Il marito, Sebastiano Visintin, è attualmente l’unico indagato.
Sospetti crescenti gravano su Visintin dopo l’analisi dei video girati con la GoPro il giorno in cui la moglie è scomparsa. Questi filmati appaiono manipolati, con tagli e accelerazioni sospette. Inoltre, un nuovo video inedito, trasmesso durante la puntata del 30 aprile di Chi l’ha visto?, ha ulteriormente complicato lo scenario.

Le testimonianze e il misterioso uomo con la coppola
Un testimone ha riferito di aver visto un uomo con una coppola aggirarsi vicino al luogo del ritrovamento del corpo, in un orario compatibile con l’evento. Questo dettaglio potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini. Gli investigatori si chiedono se l’uomo ripreso possa essere Sebastiano Visintin, l’unico sospettato.

Il testimone ha osservato che, intorno alle 6:50 del giorno del ritrovamento, una “figura con una torcia accesa” si aggirava nell’area buia, rivelando i tratti di un uomo di corporatura media con una barba bianca. Chi era questo individuo e perché si trovava lì?

Nuovi sviluppi e il ruolo degli esperti
Secondo la dottoressa Cristina Cattaneo, pur considerando l’ipotesi di suicidio, l’evidenza suggerisce che Liliana fu uccisa il giorno della scomparsa, e il corpo non sarebbe mai stato spostato. Questo supporta la pista dell’omicidio.
La difesa di Sebastiano Visintin si rafforza con nuovi consulenti: Michele Vitiello, esperto di informatica forense, e Noemi Procopio, docente di scienze forensi, offrono il loro contributo per chiarire gli eventi.
“Mi aveva raccontato queste cose”. Rivelazioni dall’amica di Liliana Resinovich sul marito