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Fiamme nella galleria, urla sull’asfalto: tragedia vera

Pubblicato: 01/05/2025 08:53

Il rombo della moto si è spento in un attimo, soffocato dal suono assordante dello schianto. Poi il silenzio, rotto solo dalle urla e dal crepitare del fuoco. È successo tutto in pochi istanti, nel tardo pomeriggio di ieri, lungo uno dei tratti più insidiosi della Statale 45. Un motociclista giaceva a terra, immobile, mentre la sua due ruote era ormai un ammasso di fiamme e lamiere.

L’auto coinvolta si è fermata una ventina di metri più avanti, con il parabrezza crepato e il cofano accartocciato. Chi era al volante è riuscito a uscire da solo, barcollando. Il passeggero della moto invece non c’era: quel viaggio era solitario, e quel volo sull’asfalto ha lasciato segni profondi non solo nel corpo, ma probabilmente anche nella vita dell’uomo alla guida del mezzo a due ruote.

Il luogo dell’incidente è la galleria appena prima di Bobbio, nel cuore della Statale 45, una strada che segue il Trebbia tra paesaggi mozzafiato e curve pericolose. È qui che, per cause ancora in fase di accertamento, una moto e un’automobile si sono scontrate frontalmente. L’impatto è stato violento, tanto da far prendere fuoco al veicolo a due ruote pochi istanti dopo. Il motociclista, sbalzato a diversi metri di distanza, ha riportato la frattura di entrambe le gambe e altre lesioni multiple.

I primi a intervenire sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Bobbio, seguiti dai sanitari del 118 locale, dai volontari della Croce Rossa di Marsaglia e dai carabinieri di Rivergaro. Vista la gravità della situazione, è stato attivato anche l’elisoccorso da Milano, atterrato vicino alla galleria in una manovra complessa ma efficace. Il ferito, stabilizzato sul posto, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma, dove è tuttora ricoverato in condizioni gravi.

Il conducente dell’auto, fortunatamente, se l’è cavata con lievi contusioni. La sua testimonianza sarà ora fondamentale per chiarire la dinamica dello scontro, su cui stanno lavorando i carabinieri. La carreggiata è rimasta chiusa per oltre due ore, causando rallentamenti e lunghe attese in entrambe le direzioni.

Al tramonto, mentre il traffico riprendeva a scorrere lentamente tra le ombre della sera, restava il segno di qualcosa che va oltre le statistiche e i numeri dei sinistri. Una moto bruciata, un uomo in ospedale, e quella sensazione che su certe strade, in certi tratti, la linea tra il viaggio e la tragedia sia ancora troppo sottile.

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