
Il dramma dei gemellini di otto anni e del loro fratello di dieci anni è venuto alla luce: sono stati scoperti segregrati in un’abitazione fatiscente, priva di qualsiasi contatto con il mondo esterno. I genitori – un uomo tedesco e una donna tedesco-americana – avevano affittato la casa nell’ottobre 2021 e, da allora, nessuno dei tre minori ha mai varcato la soglia dell’istituto scolastico.
È stato un vicino a lanciare l’allarme alla polizia, insospettito dall’ammontare della spesa recapitata davanti alla porta e dall’assenza di qualunque movimento in un’abitazione registrata ufficialmente per una sola persona. All’arrivo degli agenti, la casa era sigillata persino nelle imposte, invasa dai rifiuti e irrespirabile per le condizioni igienico-sanitarie.
Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto una grande scorta di medicinali e un quantitativo di mascherine chirurgiche tale da far pensare a un’ossessiva paura del contagio: ogni bambino indossava tre mascherine, e il padre ha chiesto di indossarne una anche ai poliziotti prima di entrare.

I piccoli, abituati all’isolamento più totale, sono rimasti attoniti nell’uscire all’aperto: si sono soffermati a toccare l’erba e a osservare il cielo come se fosse la prima volta. Immediatamente soccorsi dai medici, sono stati trasferiti in un centro di protezione dell’infanzia, dove ora ricevono assistenza psicologica e sanitaria.
Il commissario Francisco Javier Lozano García ha dichiarato che l’episodio potrebbe essere legato alla sindrome da Covid o ai timori post-pandemici, ma le indagini dovranno chiarire le motivazioni precise e le responsabilità nella manutenzione e nella vigilanza dell’edificio. I genitori sono stati arrestati con l’accusa di sequestro di persona e maltrattamenti.