
A Roma, le storie nascono all’improvviso, spesso tra i marciapiedi silenziosi di quartieri residenziali dove l’apparenza è tutto, e ogni dettaglio è curato al millimetro. I Parioli, in particolare, sono un teatro perfetto per drammi silenziosi e vicende tanto assurde quanto incredibilmente reali. Tra palazzi signorili, siepi ben potate e silenzi interrotti solo dal rumore dei tappi di bottiglia nei cassonetti, anche il più banale degli episodi può trasformarsi in uno scontro tra visioni opposte di convivenza urbana.
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Accade così che un gesto di insofferenza si trasformi in una piccola rivolta domestica, e che il destino di alcuni bidoni della raccolta differenziata diventi oggetto di tensioni, segnalazioni e, infine, di una possibile indagine. Un episodio che racconta molto del vivere in una grande città, dove i bisogni individuali si scontrano con le regole comuni e dove, a volte, a far notizia non è ciò che c’è, ma ciò che manca. Come, appunto, alcuni contenitori dei rifiuti misteriosamente scomparsi.

Il protagonista di questa singolare vicenda è Sergio Castellitto, celebre attore e regista italiano, la cui villa si trova proprio lungo una delle strade più tranquille e curate dei Parioli. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’artista avrebbe da tempo manifestato insofferenza per la presenza dei bidoni della differenziata proprio davanti al suo cancello. Una presenza ritenuta invadente, antiestetica e, forse, inappropriata per un contesto tanto prestigioso.
I contenitori scompaiono nella notte
Nella notte tra il 20 e il 21 aprile, il malcontento sembrerebbe essersi tradotto in azione. Castellitto avrebbe deciso di rimuovere fisicamente i bidoni, portandoli all’interno della sua proprietà in segno di protesta. Ma il gesto, tutt’altro che simbolico, avrebbe generato un effetto domino: i contenitori, infatti, non sono mai tornati al loro posto, né sono stati più ritrovati, scatenando l’ira di alcuni vicini di casa, contrariati per l’improvvisa mancanza di un servizio essenziale.
Nonostante le richieste di chiarimento e le lamentele per la situazione, i bidoni continuano a mancare, generando sospetti e alimentando il malumore. Alcuni residenti, pur condividendo la necessità di una maggiore cura, non giustificano un’azione arbitraria, soprattutto in un contesto dove il decoro urbano è vissuto come valore condiviso.
Il municipio e Ama denunciano
A seguito delle segnalazioni, è intervenuto l’assessore al Verde Rosario Fabiano, che insieme ad Ama, l’azienda che gestisce i rifiuti a Roma, ha annunciato l’intenzione di procedere con una denuncia ai carabinieri. L’obiettivo è chiarire cosa sia accaduto esattamente e accertare eventuali responsabilità, dal momento che i contenitori sono considerati beni pubblici e la loro rimozione non autorizzata potrebbe configurare un reato.
Castellitto, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Ma il suo gesto — se confermato — solleva una questione più ampia: quanto spazio c’è per le esigenze personali in una comunità urbana regolata da norme condivise? E fino a che punto è lecito intervenire su ciò che riteniamo “fastidioso”, se questo impatta sul bene collettivo? Nel frattempo, ai Parioli resta un vuoto evidente: quello dei bidoni spariti. E, con essi, una piccola porzione del fragile equilibrio tra convivenza civile, decoro urbano e senso di comunità.