Prima il boato, secco e improvviso, come uno schiaffo nel silenzio del primo pomeriggio. Poi il vetro delle finestre che esplode, le urla spezzate, la corsa disperata giù per le scale. Qualcuno si è gettato sul pianerottolo con in braccio un bambino, altri hanno cercato di chiamare i vicini che non rispondevano più. In strada, la gente guardava in alto cercando di capire se stava sognando o se davvero un pezzo del cielo era crollato.
Tra le fiamme e il fumo denso, gli ultimi piani del palazzo sembravano sciogliersi nel nulla. I vigili del fuoco sono arrivati in pochi minuti, ma ogni secondo sembrava eterno. Dentro, una madre gridava il nome della figlia, mentre fuori si alzava una colonna nera visibile da chilometri.

È di almeno tre morti e 15 feriti il bilancio provvisorio dell’esplosione che ha devastato un edificio residenziale nella zona sudoccidentale di Mosca. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti, aggiungendo che una decina di persone risulta ancora intrappolata tra le macerie.
Il rogo è divampato dopo una potente deflagrazione, provocando il crollo dell’ottavo e del nono piano del palazzo. Le immagini diffuse mostrano colonne di fumo e detriti sparsi in strada, mentre squadre di soccorso lavorano senza sosta tra le lamiere contorte.
Ipotesi fuga di gas, ma non si esclude altro
Secondo le prime informazioni raccolte dalle autorità locali, l’incendio sarebbe stato causato da una fuga di gas, ma non si escludono altre piste. Gli investigatori hanno aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto e stabilire eventuali responsabilità. Al momento, l’intera area è stata evacuata e messa in sicurezza.