
Un altro ragazzo. Solo 18 anni. Ora si trova nel carcere Pagliarelli di Palermo. Lo accusano di strage in concorso. Gli investigatori lo ritengono la persona al manubrio della moto da cui sono partiti i colpi di arma da fuoco che hanno ucciso tre persone a Monreale. Feriti altri due giovani. Una notte di sangue. Una scena che ha sconvolto tutta la città.
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Si è consegnato ai carabinieri
Il giovane viene dal quartiere Zen di Palermo. Sabato si è presentato spontaneamente dai carabinieri, accompagnato dal suo avvocato. In quel momento, gli inquirenti stavano analizzando il mezzo individuato proprio allo Zen. Il ragazzo ha parlato con i pubblici ministeri. Dopo l’interrogatorio, è scattato il fermo per indiziato di delitto.
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Il dolore della madre di Andrea
Una delle vittime si chiamava Andrea Miceli, 26 anni. La madre ha urlato il suo dolore: “Impazzisco per il dolore, ora giustizia”. La comunità attende risposte. Troppe armi. Troppa violenza. Ancora una volta, la vita di tre ragazzi finisce sotto i colpi della criminalità.
Le indagini proseguono
Gli investigatori continuano a lavorare. Vogliono chiarire ogni dettaglio della sparatoria a Monreale. Vogliono dare un volto e un nome a tutti i responsabili. Ma intanto, tra le strade di Palermo, resta solo il silenzio. Un altro colpo alla speranza.