Jannik Sinner ritrova il pubblico italiano e il rosso del Foro Italico con un sorriso e tanta voglia di ricominciare, ma senza fretta né pressioni. Dopo il periodo di stop forzato, il numero uno del tennis azzurro è pronto a ripartire dagli Internazionali d’Italia, consapevole del percorso che lo attende. «Qui a Roma dovrò pensare partita per partita», ha detto in conferenza stampa. «Mi sento riposato, bene fisicamente e mentalmente. Adesso l’obiettivo è passare il primo turno e poi vediamo cosa succede».
Il rientro in campo sarà graduale, ma il calore del pubblico romano rappresenta già una spinta importante. «La cosa più bella è rientrare con tanto tifo. C’è pressione, certo, ma io non ho paura di andare in campo». Il vero obiettivo, però, rimane un altro: «Il mio focus è Parigi. Sono qui per testare il mio livello, non per battere tutti. Ogni partita è difficile, soprattutto la prima. Vediamo come parte il torneo, ma sono sereno».
Sinner è tornato a parlare anche dei giorni più difficili della sua assenza, accennando ai messaggi ricevuti – e non ricevuti – da colleghi e amici del circuito. «All’inizio alcuni mi hanno scritto, altri da cui me lo aspettavo no. Ma non ci penso. Ho parlato un po’ con Jack Draper e con Sonego, siamo amici. Nessuna videochiamata, ma va bene così. Con il tempo tutto passa e io cerco solo di ritrovare me stesso in campo».
L’altoatesino ha anche ribadito di sentirsi sempre con i piedi per terra, nonostante la fama e il successo: «Mi piace giocare a tennis, prendo le cose come vengono. Il successo non mi ha cambiato, mi ricordo sempre da dove sono partito, da un paesino di duemila persone. Trovarmi qui, davanti a così tante persone, è incredibile, ma io sono rimasto me stesso».
La voglia di tornare protagonista è tanta, ma con il suo solito stile misurato Sinner preferisce non alimentare aspettative eccessive. «Non ho paura di scendere in campo, sono semplicemente felice di essere qui. Abbiamo lavorato tanto in questi mesi, anche in palestra, per rientrare al meglio. Mi sento pronto, abbastanza fresco per giocare».
Infine, un accenno alla sua vita privata, spesso oggetto di attenzione mediatica: «Negli ultimi mesi ho passato bei momenti con la mia famiglia e gli amici. So che c’è molta attenzione anche fuori dal campo e sono rimasto sorpreso da certe foto… Lo dico chiaramente: non ho una relazione. Chi me lo chiede, sappia che è tutto tranquillo». Concentrazione massima, dunque, solo sul tennis. Roma è il primo passo, Parigi la destinazione.