
Mentre si avvicina l’atteso inizio del conclave chiamato a designare il futuro pontefice, emergono tensioni e interrogativi inattesi. Tra indiscrezioni, silenzi ufficiali e interpretazioni non confermate, prende corpo una vicenda che sta facendo discutere all’interno e all’esterno delle mura vaticane.
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L’assenza di una figura di rilievo proveniente da un continente strategico per il futuro della Chiesa ha suscitato stupore e interrogativi. A rendere ancora più singolare il caso è la totale mancanza di spiegazioni ufficiali sull’esclusione di un protagonista che aveva già preso parte alla precedente elezione papale.

Il cardinale Njue escluso dal voto per la successione
A sollevare il caso è stato John Njue, porporato originario del Kenya, già parte attiva del conclave del 2013 che portò all’elezione di Papa Francesco. Intervistato dalla stampa nazionale, ha espresso tutto il suo stupore per la mancata convocazione: «Sinceramente non so perché sono stato escluso dal conclave, non capisco il motivo», ha dichiarato, lasciando trasparire disorientamento.
In merito alle voci che lo davano in condizioni di salute compromesse, ha replicato con fermezza: «Non è per motivi di salute, davvero, è difficile commentare», aggiungendo che nessun invito ufficiale gli è mai stato recapitato, come invece accade normalmente per i cardinali elettori.
Secondo alcune fonti non ufficiali, all’origine della decisione potrebbe esserci un ricalcolo anagrafico da parte delle autorità vaticane, che collocherebbe il porporato oltre la soglia degli 80 anni, limite previsto dal diritto canonico per partecipare come elettore. Njue, tuttavia, sostiene il contrario: «Ho 79 anni e sono ancora formalmente idoneo», ha affermato, lasciando intendere che ci sia stata una svista o una scelta non comunicata.
Il caso si inserisce in un momento particolarmente delicato per la Chiesa cattolica, in cui il peso geopolitico delle rappresentanze continentali sarà osservato con grande attenzione. L’esclusione di un cardinale africano di primo piano, senza spiegazioni ufficiali, rischia di sollevare ulteriori tensioni in un conclave già molto atteso e ricco di incognite.