
Un vasto incendio sull’isola di Ponza ha generato momenti di grande paura nella giornata del 6 maggio, ma fortunatamente è stato domato grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, dei Canadair, dei volontari della Protezione Civile isolana e dei tanti cittadini che si sono mobilitati. Le fiamme hanno minacciato da vicino un’abitazione, facendo temere il peggio, ma grazie alla collaborazione di tutti è stato evitato un disastro.
Le fiamme, partite in località Tre Venti, hanno generato una densa colonna di fumo bianco visibile anche a chilometri di distanza. In totale, sono andati distrutti circa cinque ettari di vegetazione tra macchia mediterranea e un vigneto, un patrimonio naturalistico e agricolo importante per l’isola. Il rogo ha messo in allarme molti residenti, con diversi nuclei familiari costretti a lasciare momentaneamente le loro abitazioni.
L’intervento di spegnimento è stato imponente e coordinato. In un primo momento sono giunti sul posto i carabinieri, i carabinieri forestali e la protezione civile di Ponza. Ma dato il rapido propagarsi del fuoco, è stato necessario l’impiego di due Canadair della flotta aerea antincendio del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oltre a due elicotteri della Protezione Civile regionale e al Drago 156, elicottero dedicato al trasporto del direttore delle operazioni che ha coordinato lo spegnimento.

Le operazioni si sono concluse solo nel tardo pomeriggio, dopo ore di lavoro serrato tra cielo e terra. Fortunatamente, nessuna abitazione è stata coinvolta direttamente dalle fiamme, ma resta alta la preoccupazione per i danni ambientali e per la facilità con cui gli incendi possono divampare in territori difficilmente raggiungibili via terra.
Intanto, si fa strada l’ipotesi dolosa. Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sarebbe partito da una pratica irresponsabile e purtroppo diffusa: quella di bruciare le sterpaglie per pulire i terreni agricoli. In questo caso, il fuoco sarebbe sfuggito di mano a chi lo aveva acceso, trasformandosi in un incendio incontrollabile e causando seri danni all’ambiente locale.
È il primo grande incendio della stagione 2025 sull’isola di Ponza, e fa suonare un campanello d’allarme per i mesi più caldi dell’anno. Le autorità invitano alla massima prudenza e ricordano che ogni accensione non autorizzata rappresenta un grave rischio per il territorio, oltre che un reato perseguibile penalmente.