
L’India ha effettuato attacchi missilistici mirati contro tre città situate in territorio pakistano: Kotli, Bahawalpur e Muzaffarabad. La notizia, che ha sollevato forti preoccupazioni per una possibile escalation militare, è stata resa pubblica dal tenente generale Ahmed Sharif Chaudhry, portavoce delle Forze armate pakistane, durante un’intervista concessa all’emittente “Ary News”.
L’episodio rischia di riaccendere le tensioni tra India e Pakistan, due potenze armate di armi nucleari che hanno alle spalle una lunga storia di scontri, soprattutto legati alla regione contesa del Kashmir. Gli attacchi indiani rappresentano un gesto che potrebbe compromettere ulteriormente la fragile stabilità dell’Asia meridionale.
Secondo le informazioni diffuse dai militari pakistani, le città colpite hanno un’importanza strategica: Bahawalpur si trova nella provincia del Punjab, nel sud-est del Pakistan, mentre Kotli e Muzaffarabad sono localizzate nel settore del Kashmir sotto amministrazione pakistana.

In seguito all’attacco, i jet dell’aeronautica pakistana si sono alzati in volo per rispondere all’incursione. Il generale Chaudhry ha dichiarato che i missili sono stati lanciati dall’aviazione indiana senza che i loro aerei oltrepassassero lo spazio aereo pakistano, circostanza che ha permesso di evitare uno scontro diretto nei cieli.
Il portavoce militare ha lanciato un duro avvertimento all’India, affermando che il Pakistan non lascerà impunita quella che ha definito “una provocazione vile e vergognosa”. Ha aggiunto: “La nostra risposta arriverà nel momento e nel luogo che riterremo opportuni”.
Questa nuova crisi arriva in un momento già delicato per la regione, segnata da recenti episodi di violenza. Proprio nei giorni scorsi, un attentato armato in Kashmir ha causato la morte di 28 turisti, alimentando ulteriori tensioni. Resta alta la preoccupazione internazionale per le possibili ripercussioni di questo confronto militare.