
La casa ha tremato all’improvviso, come se qualcosa si fosse agitato sotto il pavimento. Le stoviglie hanno tintinnato, una porta si è socchiusa da sola. Chi era già sveglio ha pensato al vento, chi dormiva è stato svegliato da un sussulto che sembrava venire dal profondo.
Poi il silenzio. Ma era un silenzio teso, allarmato. Alcuni hanno acceso la luce, altri sono rimasti immobili nel buio, trattenendo il respiro. Fuori, qualcuno già si affacciava, cercando conferme nello sguardo degli altri. Era successo di nuovo.
Una scossa breve, ma nitida

Una nuova scossa di terremoto è stata registrata alle 5:04 del mattino, con magnitudo 2.3 e una profondità di circa tre chilometri. Il sisma è stato avvertito distintamente in più aree, con particolare intensità nei quartieri occidentali e in diversi comuni della cintura urbana. Nessun danno segnalato, ma molte persone sono scese in strada spaventate dal tremore secco e ravvicinato.
Le zone interessate sono le stesse già colpite da settimane da movimenti tellurici ricorrenti. A far paura, più della magnitudo, è la continuità. Gli eventi si susseguono, alimentando un senso di precarietà che ormai accompagna ogni notte e ogni risveglio.
Il bradisismo non si ferma
La causa resta il bradisismo, il lento ma costante sollevamento del suolo dovuto alla pressione sotterranea di gas e fluidi. Si tratta di un fenomeno noto, ma che negli ultimi mesi ha visto un’accelerazione preoccupante, con sollevamenti anche superiori ai tre centimetri al mese.
Le autorità continuano i monitoraggi, ma il disagio cresce. In una terra dove tutto si muove, anche la stabilità quotidiana sembra sfumare. Chi ci vive ha imparato a non fidarsi del silenzio.