
La seconda giornata del Conclave si apre con il ritorno alle radici spirituali che hanno caratterizzato ogni passaggio elettorale dei cardinali: prima dell’alba, i porporati lasceranno la tranquillità della Domus Sanctae Marthae per raggiungere la Cappella Paolina, dove celebreranno la Messa e le Lodi. È un rito che, nel silenzio solenne delle navate, rinsalda il senso di comunione e preghiera, preludio alle prime votazioni che si terranno subito dopo nella Sistina.
Dopo la preghiera: le prime votazioni
Terminata la preghiera mattutina, i cardinali si trasferiranno alla Cappella Sistina per recitare l’Ora media e procedere alle prime due schede. Da quel momento si darà il via a una sessione di voto serrata, in cui ogni porpora potrà suggerire il nome che ritiene più adatto a guidare la Chiesa universale. Al termine di questo primo ciclo, gli animi si distenderanno appena nel breve ritorno a Santa Marta, dove i cardinali condivideranno un pranzo semplice ma rigorosamente sobrio, nel rispetto delle regole di silenzio che avvolgono il Conclave.

Nel pomeriggio l’attenzione tornerà su Sistina, con altre due votazioni che potrebbero risultare decisive o rinviare ancora l’esito. Durante la pausa, i porporati attraverseranno di nuovo il Cortile del Belvedere per recarsi al Palazzo Apostolico e dirigersi in processione verso la Cappella papale: un tragitto che ripete simbolicamente il cammino di discernimento della Chiesa. Al termine delle schede pomeridiane, nella liturgia dei Vespri verrà invocata la luce dello Spirito Santo, mentre dalle canne fumogene del Cortile di San Damaso tornerà a salire la sperata fumata bianca, o la fumata nera se i voti dovessero essere ancora insufficienti.

Solo un’elezione lampo – un nome emerso già al primo scrutinio mattutino o pomeridiano – potrà anticipare la fumata bianca, trasformando l’attesa generale in un’esplosione di gioia nelle piazze e nei cuori dei fedeli. In ogni caso, il percorso resterà scandito dal rigore dei riti millenari e dal dialogo silenzioso tra uomini che, per un giorno e mezzo, decidono il volto futuro della Chiesa.