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Italia, morto bimbo di 4 anni: il padre indagato per omicidio colposo

Pubblicato: 07/05/2025 10:03

Una giornata come tante, fatta di giochi, musica e spensieratezza tra un padre e suo figlio, si è trasformata in una tragedia che ha lasciato un’intera comunità sotto shock. Un episodio doloroso che mette al centro la fragilità di un attimo e le sue conseguenze irreversibili.

Il dolore è diventato ancora più profondo con l’avvio delle indagini formali da parte della magistratura. Un passaggio previsto in questi casi, ma che aggiunge un ulteriore peso emotivo a una vicenda già insopportabile. Al centro, il dubbio su ciò che avrebbe potuto essere evitato e il tormento di chi ora si ritrova a fare i conti con una perdita incolmabile.

La caduta, la corsa in ospedale e la tragedia

La tragedia si è consumata a Barletta, dove il piccolo Checco, un bambino di soli quattro anni, ha perso la vita in seguito a una caduta accidentale mentre si trovava su una bicicletta a pedalata assistita guidata dal padre. La scena si è svolta nel tardo pomeriggio, in un’area residenziale, proprio davanti all’abitazione della famiglia.

Secondo le ricostruzioni, padre e figlio avevano trascorso del tempo insieme, suonando la batteria, giocando e poi uscendo con la bici. La dinamica della caduta sarebbe avvenuta nel momento in cui stavano scendendo la rampa del garage: l’equilibrio si sarebbe spezzato e in un attimo entrambi sarebbero finiti a terra. Il bambino avrebbe battuto violentemente la testa, subendo una commozione cerebrale gravissima.

Il padre, sotto choc, avrebbe urlato per chiedere aiuto, attirando l’attenzione di due donne in auto, che si sono fermate e li hanno accompagnati d’urgenza all’ospedale Dimiccoli, dove lavora anche la madre del bambino. Purtroppo, nonostante il tentativo disperato dei medici, non c’è stato nulla da fare.

La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti del padre, un atto dovuto per accertare ogni dettaglio. Gli investigatori stanno anche verificando se il piccolo indossasse o meno il caschetto protettivo al momento dell’incidente.

Nel frattempo, la famiglia chiede rispetto e silenzio: «Non infierite su un padre distrutto, che ha perso suo figlio e ora dovrà anche spiegare quei terribili momenti alla giustizia».

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