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Liliana Resinovich, svolta sul caso: la scoperta sui cellulari che potrebbe cambiare tutto

Pubblicato: 07/05/2025 12:52
chi l'ha visto

Il mistero che avvolge la scomparsa e la tragica morte di Liliana Resinovich continua a destare grande interesse e solleva numerosi interrogativi. La 63enne di Trieste, il cui corpo è stato ritrovato il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico della città, è tornata al centro dell’attenzione grazie a nuove rivelazioni emerse nella puntata di stasera, mercoledì 7 maggio 2025, di “Chi l’ha visto?“.

La consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo ha rivelato che Liliana potrebbe essere stata picchiata e uccisa, portando la procura a indagare su suo marito, Sebastiano Visintin, come unico indagato. L’ipotesi di asfissia meccanica suggerisce l’intervento di terzi, smentendo così le iniziali supposizioni di suicidio e aprendo nuove strade per identificare i responsabili.

Esami sui dispositivi elettronici alla ricerca di nuovi indizi

Un aspetto cruciale delle indagini riguarda i dispositivi elettronici di Liliana e del marito. Nuovi esami sui cellulari potrebbero far emergere dati finora nascosti, fornendo ulteriori elementi per chiarire la dinamica dei fatti. La difesa di Visintin sottolinea che queste informazioni potrebbero essere decisive per comprendere meglio l’accaduto.

Un tecnico dell’obitorio avrebbe inoltre di recente dichiarato alla Procura: “Potrei essere stato io a rompere quella vertebra”, aprendo un nuovo capitolo nella controversia tra le consulenze delle parti. Questa confessione, arrivata oltre tre anni dopo la morte di Liliana, potrebbe cambiare il corso delle indagini. Nonostante questi nuovi sviluppi, il caso di Liliana Resinovich rimane avvolto nel mistero. Le autorità continuano a indagare, sperando di fare chiarezza su una vicenda così intricata e dolorosa.

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