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Nasconde il cadavere per intascare la pensione, chi era mamma Lidia: “Molto legata al figlio”

Pubblicato: 07/05/2025 11:39

Un episodio che lascia sgomenti e riporta alla luce il dramma, spesso silenzioso, della solitudine e delle difficoltà economiche. Una vicenda che si è sviluppata lontano dai riflettori, ma che ha improvvisamente scosso la quiete di una comunità, quando la verità è emersa in tutta la sua crudezza.

Dietro il silenzio che durava da mesi si nascondeva una realtà inquietante, fatta di sotterfugi, disperazione e di una scelta che ora dovrà essere chiarita nei dettagli dagli inquirenti. Nessuno, tra i vicini, si sarebbe aspettato un epilogo simile.

Ritrovata senza vita dopo mesi: indagati il figlio e la compagna

Solo nel pomeriggio di lunedì 5 maggio le forze dell’ordine hanno scoperto, all’interno di un garage nel Ferrarese, il corpo senza vita di Lidia Ardizzoni, 90 anni, nascosto da almeno quattro mesi. Il figlio 54enne, che ha ammesso le proprie responsabilità, avrebbe deciso di occultare il cadavere della madre per continuare a riscuotere la pensione.

Il ritrovamento è avvenuto al termine di una segnalazione: alcuni residenti avevano notato che l’anziana non si vedeva da metà dicembre. I Carabinieri, giunti nell’abitazione, sono stati condotti nel garage dove hanno scoperto il corpo avvolto nel cellophane, poggiato su una brandina e nascosto sotto diversi cuscini. Presentava già un avanzato stato di decomposizione.

Stando alle prime ricostruzioni, la morte – probabilmente per cause naturali – sarebbe stata accertata già il 4 gennaio dal personale medico del 118, ma non ne sarebbe mai stata data comunicazione alle autorità. L’obiettivo, secondo le indagini, era continuare a percepire le erogazioni pubbliche legate all’anziana. Per questo, il figlio e la sua compagna, 53 anni, sono ora indagati per occultamento di cadavere e indebito percepimento di fondi pubblici.

L’uomo, che lavora come rappresentante, avrebbe dichiarato di essere stato spinto a tale gesto da gravi problemi economici. A difenderlo è l’avvocato Denis Lovison. L’autopsia, disposta dalla PM Sveva Insalata, servirà a fugare ogni eventuale dubbio sulle cause del decesso.

“Era una donna gentile e molto affezionata al figlio“, hanno raccontato i vicini. “Mai avrei immaginato una cosa simile qui”, ha dichiarato Simone Saletti, sindaco di Bondeno, visibilmente colpito dalla vicenda. “Sono azioni che lasciano interdetti, ma confidiamo nelle indagini affinché venga restituita alla signora la dignità che merita”.

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