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Bonus cani e gatti: cos’è, i requisiti e come ottenerlo

Pubblicato: 08/05/2025 09:59
bonus cani e gatti

Con la Legge di Bilancio 2024, il Governo Meloni ha introdotto il bonus animali domestici, un’agevolazione pensata per aiutare gli over 65 con basso reddito a sostenere le spese veterinarie per cani, gatti e furetti. Il fondo prevede uno stanziamento di 250.000 euro all’anno per il triennio 2024-2026, ed è stato reso operativo nel 2025 tramite un decreto attuativo che ne affida l’erogazione alle Regioni. Il bonus è destinato ai proprietari di animali d’affezione – quindi non per scopi commerciali – che rispettano entrambi i seguenti requisiti:
– Hanno almeno 65 anni compiuti al 1° gennaio 2024;
– Possiedono un ISEE ordinario 2023 inferiore a 16.215 euro.
Il bonus copre solo le spese sostenute per cani, gatti e furetti. Gli animali devono essere identificati con microchip e regolarmente registrati nella Banca Dati Nazionale (sezione SINAC) oppure in una banca dati regionale. Restano esclusi gli animali detenuti a fini di riproduzione o vendita.
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Spese veterinarie coperte dal bonus animali 2024

Il contributo economico è destinato a rimborsare le seguenti spese sanitarie per animali domestici:
Visite veterinarie, interventi chirurgici, acquisto di farmaci veterinari.
Non sono invece ammessi:
Alimenti per animali, anche se dietetici, salvo siano riconosciuti come farmaci; farmaci ad uso umano (a meno che non venga chiarito diversamente da successive comunicazioni ufficiali).

Come fare domanda per il bonus animali domestici

La domanda va presentata presso la Regione di residenza, secondo modalità e scadenze che ogni Regione stabilirà in autonomia. Il fondo verrà distribuito in base al numero di residenti over 65 con ISEE sotto i 16.215 euro.
Per richiedere il bonus bisogna allegare:
– Numero di iscrizione alla Banca Dati Nazionale SINAC, o in alternativa il numero del microchip registrato in banca dati regionale;
– ISEE 2023;
– Documentazione delle spese sostenute, come fatture o scontrini, e prova di pagamento tracciabile.
L’importo del bonus è stabilito da ciascuna Regione, ma non può superare la spesa effettivamente sostenuta. Il contributo viene concesso in ordine cronologico di presentazione delle domande fino a esaurimento fondi. Chi prima arriva, meglio alloggia.

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