
L’elezione del nuovo Pontefice, successore di papa Francesco, è stata una delle più rapide degli ultimi 150 anni: appena 4 scrutini sono bastati ai cardinali riuniti in conclave per raggiungere l’accordo e dare alla Chiesa un nuovo vescovo di Roma.
I conclavi più brevi nella storia moderna
Nel 1878, Leone XIII, passato alla storia per l’enciclica Rerum novarum, fu eletto dopo solo 3 votazioni. Anche Pio XII, nel 1939, salì al soglio pontificio al terzo scrutinio, in un conclave reso drammatico dalla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.
Altri conclavi, pur rapidi, richiesero qualche voto in più. Pio X, proclamato santo, fu eletto nel 1903 al settimo scrutinio. Nel 1958, Giovanni XXIII, il papa del Concilio, fu scelto in 3 giorni. Anche il suo successore Paolo VI, nel 1963, ottenne la fumata bianca dopo 3 giorni di votazioni.
Un caso ancora più lampo fu quello del conclave dell’agosto 1978: Giovanni Paolo I fu eletto in soli 2 giorni, ma il suo pontificato sarebbe durato appena 33 giorni. Dopo la sua improvvisa scomparsa, il secondo conclave dello stesso anno elesse Giovanni Paolo II: ci vollero 4 giorni, al termine dei quali fu scelto il primo papa non italiano dopo secoli.
Conclavi più lunghi e casi eccezionali
Non tutti i conclavi sono stati così rapidi. Nel 1922, Pio XI, il pontefice che avrebbe poi firmato i Patti Lateranensi con lo Stato italiano, fu eletto al 14º scrutinio. Nel 1914, Benedetto XV diventò papa dopo 10 votazioni.
Più recentemente, nel 2005, Benedetto XVI fu eletto in 26 ore con 4 scrutini. Nel 2013, per eleggere papa Francesco, servirono 5 votazioni in un arco di circa 36 ore.
Un’elezione rapida, ma non senza significato
La rapidità del conclave che ha portato all’elezione del nuovo Papa può essere letta come un segnale di unità tra i cardinali e di chiarezza nella direzione da intraprendere. Un consenso così rapido, nella storia della Chiesa moderna, è spesso indicativo di una figura già ben conosciuta e condivisa all’interno del Collegio cardinalizio.
La storia insegna che la velocità non è mai solo una questione di tempo: è il frutto di discernimento, convinzione e – per chi crede – dello Spirito.