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Invasione di scorpioni nelle città, colpiti anche i bambini: è allarme

Pubblicato: 08/05/2025 16:54

Le città crescono. Crescono in fretta, senza regole chiare. Cemento, rifiuti e scarichi creano ambienti perfetti per chi cerca buio e umidità. Non solo topi o insetti. Anche creature ben più pericolose. Creature che un tempo vivevano solo lontano dai centri abitati. Ora si fanno spazio tra giardini, garage e cortili.
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Il clima cambia. Le stagioni impazziscono. Le piogge si fanno più intense. Le temperature salgono. Tutto questo modifica gli equilibri della natura. Specie velenose trovano nuovi spazi per vivere e riprodursi. Dove prima era raro vederle, ora sono ovunque. E con loro crescono anche i rischi per la salute.
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Tra le mura di casa, ogni fessura può nascondere una minaccia. In un angolo buio, tra pietre o legna, si nascondono artigli e veleno. Le punture non fanno rumore. Non danno preavviso. Arrivano. Colpiscono. E spesso richiedono interventi immediati.

Boom di punture, il numero spaventa

In Brasile la situazione è seria. I casi di punture di scorpione sono aumentati del 250% in meno di dieci anni. Oltre 1,1 milioni di persone hanno riportato un avvelenamento tra il 2014 e il 2023. I dati arrivano da uno studio della São Paulo State University, pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Public Health.

Gli scienziati parlano di una vera epidemia silenziosa. Il protagonista principale è il Tityus serrulatus, tra gli scorpioni più pericolosi del Paese. Questo animale riesce a riprodursi da solo e si adatta bene agli ambienti urbani. Trasporta i piccoli sul dorso e non ha bisogno di maschi per moltiplicarsi.

Gli esperti indicano due cause principali: urbanizzazione disordinata e cambiamento climatico. Le aree degradate offrono rifugi perfetti per questi animali. Umidità, rifiuti e muri danneggiati li aiutano a nascondersi. Le città diventano così un ecosistema favorevole alla loro diffusione.

La ricercatrice Eliane Candiani Arantes spiega che la prevenzione è l’arma più efficace. Servono interventi semplici ma puntuali: pulizia dei detriti, raccolta dei rifiuti più efficiente, sigillatura di scarichi e crepe nei muri. Le persone devono sapere come comportarsi, quali sintomi riconoscere e dove trovare assistenza sanitaria.

Dalla minaccia alla cura

Il gruppo di ricerca lavora anche su un fronte parallelo. Studia le tossine degli animali velenosi per sviluppare nuovi farmaci. Alcune sostanze presenti nei morsi di serpente e nelle punture di scorpione mostrano effetti utili, anche nel trattamento di malattie autoimmuni.

I ricercatori vogliono condividere i dati, aprire collaborazioni, offrire soluzioni. L’obiettivo è arrivare fino alle comunità più esposte, con strumenti concreti. Perché la lotta non si combatte solo con i laboratori, ma anche con informazione, educazione e accesso ai farmaci.

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Ultimo Aggiornamento: 08/05/2025 17:24

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