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Iran, la minaccia di Trump: “Faremo saltare in aria centrifughe nucleari con le buone o le cattive”

Pubblicato: 08/05/2025 09:01

Donald Trump, nel corso di un’intervista radiofonica con il conduttore conservatore Hugh Hewitt, ha dichiarato che intende “far saltare in aria” le centrifughe nucleari iraniane, preferibilmente attraverso un accordo, ma anche con la forza, se necessario. “Preferirei un accordo solido e verificato, ma ci sono solo due alternative: o con le buone o con la violenza”, ha detto l’ex presidente americano, lasciando intendere un ritorno a toni duri verso Teheran.

Alla domanda se gli Stati Uniti sarebbero disposti ad accettare un programma nucleare limitato in Iran, Trump ha risposto che la decisione non è ancora stata presa. “La prenderemo”, ha affermato, mantenendo dunque aperta la possibilità di un’intesa, ma senza escludere un’opzione militare nel caso in cui le trattative falliscano.

Nel frattempo, Trump avrebbe in programma un gesto dal forte impatto simbolico durante il suo prossimo viaggio in Medio Oriente. Secondo fonti dell’amministrazione riportate dalla Cnn, il tycoon starebbe valutando di cambiare il nome del Golfo Persico in “Golfo d’Arabia” o “Golfo Arabico”, assecondando una vecchia richiesta da parte dei Paesi del Golfo.

Durante un evento alla Casa Bianca, interpellato sulla questione, Trump ha risposto che deciderà in loco: “Me lo chiederanno quando sarò lì e dovrò prendere una decisione. Non voglio ferire i sentimenti di nessuno”, ha dichiarato, sottolineando che riceverà un briefing prima di esprimersi ufficialmente. Il cambio di nome, però, avrebbe ripercussioni politiche immediate.

La proposta di rinominare il Golfo Persico, bacino situato al largo della costa meridionale dell’Iran, rappresenta da anni un punto di frizione tra le monarchie arabe e Teheran. Il governo iraniano considera questa possibile mossa una provocazione. Il ministro degli Esteri iraniano ha avvertito che una tale decisione “scatenerebbe l’ira di tutti gli iraniani, ovunque si trovino”.

In un messaggio pubblicato su X, il ministro Abbas Araghchi ha ribadito che “il nome Golfo Persico è storicamente riconosciuto da secoli, usato da cartografi, organismi internazionali e leader della regione fino agli anni ’60”. Araghchi ha definito l’eventuale rinomina un “tentativo politicamente motivato” destinato a fallire di fronte alla storia e alla diplomazia internazionale.

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