
Il Conclave è ispirato dallo Spirito Santo. Ma i cardinali sono uomini, appartenenti ad una geografia sociale e intrisi di un altro spirito, quello dei Tempi. Quali saranno gli argomenti, e di conseguenza delle scelte elettorali, discussi?
Il ruolo delle donne? Il celibato sacerdotale? Il ruolo dei laici? La democrazia nella Chiesa? I matrimoni gay? O saranno temi più universali, meno occidentali, più aderenti alla realtà del mondo?
Se vogliamo guardare ad una priorità secolare, ma intrisa di una profonda verità sovraordinata, il tema certo, assoluto, non rinviabile, è la pace. Con quasi un terzo dell’umanità in guerra o prospettive di essa, con la maggior parte dei contendenti dotati di armi di distruzione di massa, soprattutto con il nuovo fronte di tensione tra India e Pakistan, oltre 1,7 mld di persone coinvolte che l’argomento pax vobiscum sia prioritario sembra quasi lapalissiano.

Perché in un mondo senza pace, soprattutto minacciato da armi nucleari, la popolazione, che è il corpo della Chiesa, non può sopravvivere, e può esistere una Chiesa senza corpo? Ed anche se il terrore nucleare non avrà realizzazione sicuramente chi soffrirà di più saranno gli ultimi, la povera gente che al contrario della minoranza ricca non si può salvare. Un esempio: l’attuale tensione tra India e Pakistan ha avuto l’effetto di chiudere l’approvvigionamento idrico dalle enormi dighe del Kashmir conteso al confine, mettendo a rischio la locale sopravvivenza di milioni di persone.
Per non parlare degli effetti domino geopolitici, con la Turchia, paese Nato, ad immediato sostegno panislamico di Islamabad, e Israele che prontamente si dichiara solidale con l’India. Tutto questo mentre già si combatte in Medio Oriente ed in Ucraina. Pace e dialogo interreligioso dovrebbero diventare i cardini della Porta Santa del Giubileo aperto da Francesco. Riuscirà lo Spirito Santo a profondere questi principi ispiratori fondamentali e non prevarranno temi più risibili, o manovre curiali per il solito gioco del potere? Il motto dei Cavalieri Templari nelle crociate era “Deus vult! Dio lo vuole”, quello della Wehrmacht era “Dio è con noi”, per gli islamici “Allah è grande”. Ma è più spiritualmente probabile che Dio voglia la pace.