
Un tranquillo pomeriggio di sport e natura si è trasformato in un dramma inaspettato. È morto così Gianluca Menti, fotografo di 50 anni, colto da un malore improvviso mentre si trovava in bicicletta con un amico, lungo un tratto delle colline di Quargnenta, frazione del comune di Brogliano, nell’Alto Vicentino.
Leggi anche: Malore per Bobo Vieri, il risultato delle analisi: come sta il campione
Il malore durante una pausa sul percorso
Stavano affrontando insieme un breve tratto in salita, una delle tante percorrenze amate da chi frequenta abitualmente la zona per allenarsi o semplicemente per godersi il paesaggio. Giunti in un punto panoramico, i due amici si sono fermati per ammirare la vista. Ma proprio in quel momento Gianluca si è sentito male, accasciandosi improvvisamente a terra.
L’amico che era con lui ha immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti in breve tempo i sanitari del 118, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato purtroppo inutile. Gianluca Menti è deceduto sul posto, lasciando attonita la persona che era con lui e l’intera comunità locale.
Una perdita che lascia un vuoto profondo
La notizia della scomparsa ha rapidamente fatto il giro del territorio, generando profondo cordoglio. Sui social network, in particolare, si sono moltiplicati i messaggi di affetto, incredulità e ricordo da parte di amici, conoscenti e colleghi. Gianluca viene descritto come una persona colta, curiosa, gentile, sempre pronta al confronto e alla condivisione.
«Una bella persona, una di quelle con cui è bello venire a contatto», ha scritto uno degli amici che lo conoscevano da tempo, tracciando un ritratto sobrio ma sentito. Altri lo ricordano per la sua passione per la fotografia, che non era solo una professione ma un vero e proprio modo di raccontare il mondo e chi lo abita.
C’è però anche chi riesce a polemizzare contro Menti anche dopo la sua morte, accusandolo di essere stato un “ipervaccinista” e “nemico giurato” dei cosiddetti no vax durante la pandemia di Covid
Un lutto che colpisce la comunità
Brogliano e i comuni vicini dell’Alto Vicentino si stringono intorno alla famiglia di Gianluca, profondamente colpita da una perdita così improvvisa e inaspettata. La tragedia si è consumata in un contesto sereno, durante un’attività che per lui era consuetudine e piacere: una pedalata tra i colli, una sosta per respirare e guardarsi intorno, un attimo di quiete interrotto bruscamente.
Questo episodio riaccende anche l’attenzione sull’importanza del monitoraggio della salute, specialmente per chi, pur conducendo una vita attiva, può essere esposto a eventi cardiaci o neurologici acuti. Ma in questo momento il pensiero va solo a Gianluca, alla sua umanità, alla sua discreta generosità e a quel sorriso che, come ricordano in molti, «non mancava mai».

Il ricordo continua a vivere
Nelle ore successive alla tragedia, sono stati numerosi i commenti che hanno messo in luce non solo il dolore della perdita, ma anche la volontà di preservarne il ricordo, attraverso i suoi lavori, le sue fotografie, i momenti condivisi.
Gianluca Menti lascia un segno profondo nella vita di chi ha avuto modo di conoscerlo e collaborare con lui. Un uomo appassionato, innamorato del territorio che lo ha visto crescere e morire, in una cornice che tanto spesso aveva immortalato con il suo obiettivo.
La sua scomparsa rappresenta un lutto per la comunità vicentina, ma anche un richiamo all’importanza dei legami umani, della semplicità dei gesti quotidiani e del valore della memoria.