Vai al contenuto

“No, basta”. Riccardo Cocciante si alza e se ne va dietro le quinte. Tutti a bocca aperta

Pubblicato: 08/05/2025 09:32

Nella cornice lussuosa dei David di Donatello 2025, la serata si è trasformata in un evento memorabile, non solo per la celebrazione del cinema e della musica, ma per un inaspettato momento di autenticità. Riccardo Cocciante, figura emblematica della musica italiana, era pronto a incantare il pubblico con la sua esecuzione del brano che accompagna Parthenope, il film di Paolo Sorrentino. L’atmosfera era carica di aspettative, il pubblico in silenzio, l’orchestra in attesa. Tuttavia, qualcosa è andato storto.

L’errore e la ripresaDurante la performance, Cocciante ha avuto una piccola incertezza. Un errore che ha interrotto il flusso, una parola fuori tempo, una nota non perfetta. Con grande onestà, ha deciso di fermarsi e ha detto al pubblico: “Non vado avanti, la vorrei rifare”. Ha lasciato il palco momentaneamente, ma è ritornato con il conduttore Mika che, con un sorriso, ha ricordato: “Siamo in diretta“. Cocciante ha ribadito: “È tutto dal vivo, può succedere”.

Un ritorno trionfaleLa sua seconda esecuzione è stata impeccabile, un tributo alla sua maestria musicale che ha emozionato il pubblico, già solidale durante l’interruzione. Al termine, la sala è esplosa in un applauso caloroso, riconoscendo il valore di un artista che ha saputo mostrarsi umano e maestro. Cocciante, visibilmente toccato, ha ringraziato Sorrentino: “Vorrei ringraziare Paolo Sorrentino ovviamente per aver inserito la canzone, ha dato una nuova luce a questa canzone che esisteva già da molto tempo. Il cinema ama la musica, come la musica ama il cinema. Insieme faranno delle cose bellissime e faranno anche per il futuro delle cose splendide”.

Un messaggio alla politicaOltre alla musica, la serata ha visto Cocciante farsi portavoce di un appello importante. Seguendo l’esempio di Pupi Avati, ha rivolto un messaggio alla politica: “Il cinema deve essere incoraggiato, ovviamente, ma anche la musica. Non abbiamo un premio per la musica in Italia. Stiamo distruggendo i teatri, la letteratura, tutto quello che è importante in questo Paese. Farlo rinascere è importante”.

L’arte che incontra la veritàIn una serata che avrebbe potuto essere solo una vetrina di glamour e premi, la forza dell’arte e della verità ha preso il sopravvento. L’incidente di Cocciante, la sua ripresa, i ringraziamenti e la denuncia hanno trasformato un imprevisto in una lezione di stile e coraggio, esaltando l’amore per la cultura. Un errore che ha reso tutto ancora più grande.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure