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“Sono tossici e portano alla morte”. Maxi sequestro della GdF: i prodotti incriminati

Pubblicato: 08/05/2025 11:24

Viviamo in un tempo in cui basta poco per accendere un allarme. Spesso è una notizia letta distrattamente, magari solo il titolo, a scatenare la diffusione virale di contenuti non sempre affidabili. Eppure, nell’oceano di fake news e mezze verità, esistono ancora indagini vere, accurate e basate su dati concreti. In particolare, tutto ciò che riguarda la salute pubblica riesce sempre a catturare l’attenzione, perché coinvolge direttamente il benessere di tutti.

Tra gli oggetti di uso comune che sembrano innocui ma possono nascondere insidie, ci sono anche quelli associati al relax, alla meditazione, o semplicemente all’arredo degli ambienti. Oggetti di largo consumo, spesso sottovalutati, che finiscono nella quotidianità di case e negozi senza troppe domande. E invece, a volte, proprio lì si nascondono rischi da non ignorare.

Incenso tossico: sequestrate 60 tonnellate a Monza

A Monza, le autorità hanno recentemente sequestrato 60 tonnellate di bastoncini d’incenso ritenuti potenzialmente tossici. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza, è scattata dopo una segnalazione che ha acceso i riflettori su un deposito situato in via Boccioni, gestito da cittadini di origine cinese. La merce, importata dalla Capitale da una cittadina indiana, veniva distribuita in tutta la Lombardia, raggiungendo piccoli commercianti anche in comuni come Arcore, Bellusco, Busnago e Meda.

Le indagini sono partite grazie a un servizio televisivo che aveva rivelato la presenza di sostanze pericolose nei bastoncini, tra cui benzene e toluene, in concentrazioni superiori ai limiti consentiti. I risultati sono stati confermati dall’Asl di Desio, che ha collaborato con le forze dell’ordine nelle analisi. “La conferma di quanto già denunciato dimostra quanto possa essere importante il lavoro d’inchiesta nel giornalismo”, è stato sottolineato dagli investigatori.

Otto persone sono state denunciate, mentre quindici risultano segnalate all’autorità giudiziaria. L’incasso stimato, se i prodotti fossero stati venduti, avrebbe raggiunto i 4 milioni di euro. Un caso analogo si è verificato anche in provincia di Ravenna, dove ulteriori 5.000 bastoncini sono stati sequestrati in negozi al dettaglio.

Le analisi hanno evidenziato la presenza di idrocarburi aromatici volatili pericolosi, come isomeri dello xilene e stirene. Un richiamo importante a non sottovalutare la provenienza e la qualità di ciò che acquistiamo: “Prezzi troppo bassi – spiegano gli esperti – devono farci insospettire. L’inalazione prolungata di agenti tossici può avere effetti gravi sulla salute”.

Un consiglio? Affidarsi sempre a canali sicuri e controllati, senza rinunciare al piacere… ma con consapevolezza.

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Ultimo Aggiornamento: 08/05/2025 11:32

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