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Tragedia ferroviaria: lo schianto e la morte

Pubblicato: 08/05/2025 06:38

All’inizio c’è solo la banchina. Il freddo delle sei del mattino punge la pelle anche sotto il giubbotto, e i fari dei treni lontani tagliano la nebbia come fendenti nel buio. I tabelloni lampeggiano orari, ritardi, promesse di un giorno che deve ancora cominciare. Chi aspetta guarda l’orologio; chi ha fretta stringe il cappotto; chi è solo pensa. È il momento più fragile del giorno, quello in cui il mondo sembra ancora addormentato e ogni cosa può accadere. Anche la fine.

Poi c’è un suono che non è come gli altri. Un tonfo sordo, metallico. Un urlo che non si sente, ma resta impresso in chi c’era. Qualcosa interrompe il ritmo abituale della stazione: la corsa del treno, il brusio delle cuffiette, il battito distratto dei tacchi sull’asfalto. C’è un attimo in cui il tempo si spezza. E in quell’attimo, qualcuno non c’è più.

È accaduto questa mattina, all’interno della stazione ferroviaria di Desio, in provincia di Monza. A perdere la vita è stato un uomo, travolto da un treno in transito sulla linea S9 Saronno-Albairate. Il convoglio non era previsto in fermata: passava. E ha travolto. I soccorsi del 118, i carabinieri e la polizia ferroviaria sono intervenuti rapidamente, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.

Le autorità stanno ricostruendo la dinamica. Le immagini delle telecamere di sorveglianza saranno decisive, ma al momento non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella di un gesto volontario. Nessun documento, nessuna certezza sul nome. Solo un corpo, un telo bianco, e il vuoto lasciato dietro di sé.

Il treno, intanto, è ripartito. Come se nulla fosse. Come sempre.

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