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Tragedia nello sport, il giovanissimo campione travolto e ucciso così: aveva soltanto 18 anni

Pubblicato: 08/05/2025 08:30

Una tragedia profonda ha colpito il mondo dello sport e una comunità scolastica americana, gettando nel dolore familiari, amici e compagni di squadra. Un giovanissimo talento del tennis è morto all’improvviso, portando con sé sogni, impegno e un futuro brillante appena iniziato. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto enorme, reso ancor più straziante dalle circostanze in cui è avvenuta.

Il lutto ha colpito una delle scuole più note di Los Angeles, dove il ragazzo era considerato un esempio per i coetanei: capitano della squadra, amato per il suo spirito solidale e per le qualità umane oltre che sportive. In pochi mesi, la sua vita era già diventata simbolo di resilienza, dopo aver superato anche la perdita della casa in un devastante incendio.

Il giovane si chiamava Braun Levi, aveva 18 anni e frequentava la Loyola High School di Los Angeles. È morto nella notte tra sabato 4 e domenica 5 maggio, investito da un’auto mentre passeggiava a Manhattan Beach, in California, lungo Sepulveda Boulevard. A travolgerlo sarebbe stata una donna in stato di ebbrezza. Il decesso è avvenuto in ospedale, poche ore dopo l’incidente.

Secondo quanto riferito dalla Manhattan Beach Police Department, Levi si trovava con un amico quando è stato travolto. Gli agenti lo hanno trovato a terra, vicino al veicolo. Nonostante i soccorsi, il giovane non ce l’ha fatta. La conducente dell’auto, Jenia Belt, 33 anni, è stata arrestata e accusata di omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza.

Braun era considerato un vero prodigio del tennis giovanile: da quattro anni titolare nella squadra della Loyola, stava per concludere il liceo e avrebbe iniziato il college in Virginia a settembre. La scuola lo ha ricordato con un messaggio commosso: “Un’anima brillante, una presenza solare, un atleta straordinario. Lascia un’eredità sportiva e umana senza precedenti”.

Solo pochi mesi fa, la famiglia Levi aveva perso la casa nel grande incendio di Palisades. Nonostante la tragedia, Braun si era impegnato ad aiutare gli altri studenti colpiti, diventando un punto di riferimento. “Era luce, anche nel dolore”, ha dichiarato il preside Jamal Adams alla rivista People. Un destino crudele ha spento quella luce troppo presto.

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