
“La sua figura è stata esempio di rigore, visione e tenacia”, si legge nel comunicato ufficiale dell’azienda. La comunità imprenditoriale, così come i suoi collaboratori e dipendenti, ricorda un uomo che è riuscito a creare e diffondere valore nel tempo. Numerosi messaggi di cordoglio sono già arrivati da ogni parte del Paese.
È un giorno di lutto per l’Italia, che piange la perdita di un gigante dell’imprenditoria italiana. A 82 anni, si è spento colui che ha segnato una svolta nel settore industriale nazionale. La sua storica azienda, fondata nel 1968, ha annunciato la triste notizia, ricordando il suo contributo fondamentale al Made in Italy.
Un Esempio di Innovazione e Tradizione
Nato a San Gennaro Vesuviano nel 1943, Mario Felice Nusco ha trasformato Nusco S.p.A. in un punto di riferimento nel settore dei serramenti e infissi. Dalla tradizione artigianale della sua famiglia, fondata dal nonno nel 1901, ha saputo creare un’azienda capace di anticipare le tendenze di mercato e conquistare non solo l’Italia ma anche i mercati internazionali, come quello rumeno. Il 1968 segna la nascita del gruppo che porta il suo nome, testimone di uno spirito imprenditoriale unico.

“Presidente e fondatore del Gruppo Nusco”, recita la nota aziendale, Mario Felice Nusco ha puntato su efficienza, qualità e vicinanza al cliente, mantenendo una forte componente familiare nella gestione. Grazie agli investimenti in ricerca, innovazione e marketing, Nusco è diventata leader nel suo settore, collaborando con marchi internazionali.
Un Lascito Duraturo
Oltre al settore del legno, Nusco ha avuto un impatto significativo nel campo immobiliare, promuovendo progetti di alta qualità in diverse regioni. “La sua figura è stata esempio di rigore, visione e tenacia”, ripete la nota, sottolineando come il suo lascito imprenditoriale e umano continui a vivere attraverso l’azienda ora guidata dai figli, Michele e Luigi.

La sua eredità è destinata a perdurare, non solo nelle strutture aziendali solide che ha creato, ma anche nell’impronta indelebile che ha lasciato nei cuori di chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui.