Vai al contenuto

Mosca, parata per il Giorno della vittoria: oltre 20 leader stranieri ospiti di Putin

Pubblicato: 09/05/2025 09:57
Putin parata giorno vittoria

Oggi la Russia si ferma per celebrare il Giorno della Vittoria, l’anniversario della resa della Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale. Un appuntamento carico di simboli che il Cremlino trasforma ogni anno in una vetrina di potere militare, ma che quest’anno assume un valore ancor più strategico. È infatti la quarta parata militare da quando Mosca ha dato il via all’invasione su larga scala dell’Ucraina, e il presidente Vladimir Putin intende sfruttarla per rilanciare lo spirito patriottico e rafforzare la propria immagine internazionale.
Leggi anche: Europa contro Putin, attacco pesantissimo: “Vuole costringerli, inaccettabile”

Putin ordina una tregua “umanitaria”, ma Kiev non si fida

Le celebrazioni di quest’anno coincidono con l’80° anniversario della vittoria sovietica, un traguardo che Mosca annuncia come il più imponente di sempre. Il presidente Putin ha disposto una tregua temporanea nei combattimenti in Ucraina, definendola un gesto di rispetto per le festività. Tuttavia, da Kiev è arrivata una risposta gelida: per il governo ucraino si tratta solo di una “parata di cinismo”, utile a Mosca per guadagnare tempo e consenso mediatico, mentre le ostilità continuano.

Fonti ufficiali ucraine hanno fatto sapere che non sarà garantita la sicurezza dei leader stranieri presenti a Mosca, sottolineando l’alto rischio legato alla situazione militare ancora in corso. L’Ucraina guarda dunque con sospetto alle manovre di diplomazia simbolica del Cremlino, temendo che la parata sia solo una mossa per mascherare le difficoltà dell’esercito russo sul campo.

Xi Jinping e Fico tra i leader ospiti alla cerimonia

Nonostante le tensioni, oltre venti dignitari internazionali hanno accettato l’invito di Putin a partecipare alla manifestazione, tra cui spiccano il presidente cinese Xi Jinping e il premier slovacco Robert Fico. La presenza del leader di Pechino conferma il rapporto strategico tra Russia e Cina, che in questi anni si è consolidato come un contrappeso all’egemonia occidentale.

Il Cremlino scommette sul peso delle alleanze non occidentali, cercando di mostrare che la Russia non è isolata e che può ancora attrarre sostegno tra i grandi attori globali. Ma la lista degli ospiti, seppur significativa, conferma anche la distanza sempre più netta tra Mosca e l’Occidente, dove molti governi hanno condannato l’aggressione all’Ucraina e hanno scelto di non partecipare alla cerimonia.

Piazza Rossa blindata per il corteo militare

La parata sulla Piazza Rossa sarà il momento clou della giornata. Migliaia di soldati russi sfileranno sotto gli occhi di Putin e degli ospiti stranieri, accompagnati da mezzi blindati, carri armati e lanciamissili. Uno sfoggio di muscoli che serve a ribadire il messaggio di forza del Cremlino, in un momento in cui le perdite in Ucraina e le sanzioni internazionali mettono a dura prova la macchina bellica e l’economia russa.

Il discorso di Vladimir Putin, atteso alla fine della cerimonia, sarà un altro banco di prova per misurare le intenzioni strategiche del leader russo. L’attenzione sarà massima, soprattutto per cogliere eventuali riferimenti alla prosecuzione della guerra in Ucraina, ai rapporti con la NATO e alle tensioni con gli Stati Uniti. Un’occasione che il presidente russo potrebbe sfruttare per rilanciare una narrativa incentrata sulla resilienza nazionale contro quello che definisce il “neoimperialismo occidentale”.

Propaganda e patriottismo, tra memoria e presente

Il Giorno della Vittoria resta uno degli eventi più sentiti nella memoria collettiva russa. Commemorare la sconfitta del nazismo significa rievocare il ruolo fondamentale dell’Armata Rossa nella liberazione dell’Europa, ma il Cremlino ha da tempo trasformato questa memoria in uno strumento di legittimazione del presente. La narrativa ufficiale collega la “Grande Guerra Patriottica” con l’attuale conflitto in Ucraina, presentato come una continuazione della lotta contro il male esterno.

In questo contesto, la parata del 9 maggio assume anche la funzione di consolidamento del consenso interno, in un momento in cui le difficoltà economiche e militari si fanno sempre più evidenti.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure