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Papa Leone XIV, cosa succede dopo l’elezione? I riti, i simboli e le prossime tappe

Pubblicato: 09/05/2025 07:42

Il Conclave si è concluso con la fumata bianca e l’annuncio tanto atteso: Robert Francis Prevost è stato eletto Papa con il nome di Leone XIV, il primo della storia appartenente all’Ordine di Sant’Agostino. Con la sua accettazione dell’elezione, il nuovo Pontefice è entrato immediatamente in carica, come stabilito dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II.

Ma se il suo ruolo è già operativo, l’inizio ufficiale del ministero petrino passa ancora attraverso una serie di riti, simboli e cerimonie. Il nuovo Papa, secondo quanto previsto dai protocolli della Santa Sede, è ora chiamato a compiere passi liturgici e pastorali che raccontano non solo la continuità con il passato, ma anche il possibile stile di un pontificato destinato a lasciare il segno.

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14.10 La prima decisione di Leone
«Sua Santità Leone XIV ha espresso la volontà che i Capi e i Membri delle Istituzioni della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur», cioè finché non si provveda diversamente. Lo riferisce un comunicato della sala stampa vaticana. «Il Santo Padre desidera, infatti, riservarsi un certo tempo per la riflessione, la preghiera e il dialogo, prima di qualunque nomina o conferma definitiva», viene aggiunto.

13.40 La messa di inizio Pontificato
Il 18 maggio in piazza San Pietro la messa di inizio Pontificato.
Si terrà domenica 18 maggio alle ore 10 in piazza San Pietro la messa per l’inizio del Pontificato di Papa Leone XIV. Lo rende noto la Prefettura della casa Pontificia.

12.00 Le parole dell’omelia
“Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”. Lo ha detto Leone XIV commentando il Vangelo nella sua prima messa, concelebrata stamane con i cardinali nella Cappella Sistina, dove ieri è stato eletto Papa. “Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito”, ha aggiunto nell’omelia.

“Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”. Ha aggiunto Leone XIV commentando il Vangelo nell’omelia della sua prima messa, concelebrata stamane con i cardinali nella Cappella Sistina.

A conclusione dell’omelia nella messa concelebrata con i cardinali nella Cappella Sistina, Leone XIV ha indicato “un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo”. “Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l’aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa”, ha aggiunto papa Prevost.


11.00 Papa Leone XIV, prima messa e… primo selfie!
Ha preso il via la Missa Pro Ecclesia, con i cardinali riuniti alla Cappella Sistina. Si tratta, ovviamente, della prima cerimonia per Papa Leone XIV. Che nel frattempo è diventato protagonista anche di un simpatico siparietto social: nella notte, infatti, il pontefice a fatto visita al Sant’Uffizio. Qui è stato protagonista del primo selfie del suo pontificato, con suor Nathalie Becquart e la madre superiora generale. Lo scatto, ovviamente, ha fatto impazzire i fedeli in rete.

8.25 La prima messa con i cardinali: Missa Pro Ecclesia
Subito dopo l’elezione, come da tradizione, Leone XIV ha celebrato la Messa “Pro Ecclesia” nella Cappella Sistina, alla presenza esclusiva dei cardinali elettori. Una celebrazione riservata, ma densa di significato: è il primo atto liturgico del nuovo Papa e segna il passaggio spirituale dal Conclave al servizio universale della Chiesa. Durante l’omelia, che alcuni Pontefici scelgono di pronunciare in forma semplice e diretta, Leone XIV potrebbe aver voluto offrire un primo orientamento del suo ministero. L’evento, seppur a porte chiuse, rappresenta un momento cruciale, come spiegano le norme liturgiche del “Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio”, aggiornato da Benedetto XVI nel 2013: «È il momento in cui il nuovo vescovo di Roma si rivolge per la prima volta ai suoi fratelli nel Collegio cardinalizio».

8.00 L’inizio del Pontificato
L’appuntamento più atteso è ora fissato per domenica 18 maggio, quando Leone XIV celebrerà la Messa di inizio del pontificato in Piazza San Pietro. Si tratta della cerimonia che segna pubblicamente l’inizio del suo ministero: non ha valore giuridico, poiché il Papa è già in carica, ma assume un grande valore simbolico e mediatico. Due i momenti centrali: l’imposizione del pallio, il paramento liturgico in lana che simboleggia il “buon Pastore”, e la consegna dell’anello del Pescatore, sigillo proprio del Pontefice. Il primo viene posto sulle spalle dal cardinale protodiacono, il secondo dal cardinale decano. Seguirà l’atto di obbedienza da parte di tutti i cardinali presenti. A questa Messa parteciperanno autorità civili, religiose e rappresentanti delle Chiese di tutto il mondo. Un’occasione unica, secondo il portavoce vaticano Matteo Bruni, per vedere “come Leone XIV intende porsi nella linea della continuità o del rinnovamento”.

7.45 Le prossime tappe
Dopo la cerimonia inaugurale in Vaticano, Leone XIV dovrà prendere possesso della Cattedra Lateranense, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della diocesi di Roma. Questo passaggio, pur non ancora calendarizzato, ha un profondo significato ecclesiale: è l’atto con cui il Pontefice diventa vescovo di Roma, il titolo che fonda giuridicamente la sua primazia nella Chiesa universale. Il rito prevede che il Papa sia accompagnato dal clero romano in una celebrazione solenne, nella quale siede per la prima volta sulla Cathedra, da cui insegna e guida. È probabile che Leone XIV, come fece Benedetto XVI, opti per una cerimonia sobria, in linea con lo spirito agostiniano che lo contraddistingue.

7.20 Prime parole ai fedeli e i grandi eventi del Giubileo 2025
Domenica 11 maggio
, il nuovo Pontefice guiderà il suo primo Regina Coeli in Piazza San Pietro, sostituendo l’Angelus poiché ci si trova ancora nel tempo liturgico pasquale. È il momento in cui Leone XIV si rivolgerà per la prima volta, in modo informale, ai fedeli di tutto il mondo. L’udienza generale del mercoledì potrebbe invece tenersi il 21 maggio, dopo la celebrazione in Piazza San Pietro. Intanto il Giubileo del 2025, già avviato da Papa Francesco, segnerà l’agenda dei suoi primi mesi. Tra gli eventi in calendario, il Giubileo delle Famiglie e degli Anziani (30 maggio – 1° giugno) è quello in cui la presenza del Papa appare più probabile. Secondo quanto riferito da fonti della Curia, Leone XIV avrebbe espresso il desiderio di «incontrare presto il popolo di Dio, nelle sue diverse espressioni». Un indizio, forse, dello stile pastorale che accompagnerà questo inizio di Pontificato.

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Ultimo Aggiornamento: 09/05/2025 14:09

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