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Papa Leone XIV, spiegato perché ha scelto questo nome: c’è un forte motivo

Pubblicato: 09/05/2025 18:36

Papa Leone XIV ha scelto il suo nome pontificale con un chiaro programma sociale e teologico: ne ha parlato in modo informale durante la prima cena con sei cardinali, svoltasi nei saloni del Palazzo Apostolico poche ore dopo l’elezione. A raccontare i dettagli di quella serata è stato il cardinale Ladislav Nemet, arcivescovo di Belgrado, in un’intervista alla Radiotelevisione Croata (HRT).

Seduti attorno a un tavolo semplice ma elegante, il Pontefice e i porporati hanno conversato a lungo di sfide contemporanee: dalla povertà all’ingiustizia, fino alla compressione dei posti di lavoro causata dall’avanzata della rivoluzione digitale. Interrogato sul perché del nome Leone XIV, Robert Francis Prevost ha ripercorso il lascito di Leone XIII, che visse e operò durante la rivoluzione industriale, ponendo le basi di una Dottrina sociale della Chiesa attenta alle trasformazioni del mondo del lavoro.

“Così come allora ci si interrogava sull’impatto delle nuove macchine e dell’industrializzazione sull’occupazione – ha spiegato il cardinale Nemet – oggi ci troviamo davanti a un mutamento ugualmente radicale: la digitalizzazione riduce la domanda di manodopera. Il Pontefice ha voluto richiamare quella continuità storica, ma declinandola nella nostra epoca”. Prevost avrebbe sottolineato che, scegliendo il nome di un Papa noto per il suo impegno verso i lavoratori, intende mettere al centro del suo pontificato le politiche di formazione e di tutela sociale necessarie per accompagnare i fedeli nella “nuova rivoluzione”.

La cena è proseguita in clima di grande cordialità, tra domande sul ruolo delle parrocchie nella formazione digitale e riflessioni sul contributo che la Chiesa può offrire alla giustizia globale. Il Pontefice avrebbe scherzato affermando che, se Francesco era il “pastore che parla coi lupi”, ora “abbiamo un Leone che caccerà i lupi”: un’immagine colorita per indicare la determinazione con cui intende difendere i diritti dei più deboli e contrastare le disuguaglianze.

Con questa scelta di nome e di primo gesto pastorale, Papa Leone XIV mostra di volersi fare interprete di un’azione ecclesiale capace di guardare alla tecnologia non come a un nemico, ma come a un’opportunità da governare a favore dei lavoratori e delle famiglie. Le prossime tappe del suo pontificato, a partire dal Sinodo dei Giovani e dal rinnovo dei dicasteri vaticani, riveleranno in che modo queste intenzioni si tradurranno in scelte concrete.

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Ultimo Aggiornamento: 09/05/2025 21:31

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