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Spari contro l’auto, poi la fuga. Agguato choc in Italia: chi è la vittima

Pubblicato: 09/05/2025 12:20

Un agguato a colpi di pistola, in pieno giorno, e un obiettivo ben preciso: Luca Guerrini, noto ultrà del Milan, da tempo vicino a Luca Lucci, leader della Curva Sud oggi in carcere. L’attacco è avvenuto nella giornata di ieri, giovedì 8 maggio, nella periferia nord di Milano, e ha aperto nuovi scenari inquietanti sul mondo degli ultras rossoneri e sulle dinamiche criminali che ruotano attorno al tifo organizzato.

Guerrini, 27 anni, è riuscito a scampare all’agguato senza rimanere ferito. Due uomini su uno scooter hanno aperto il fuoco contro la sua auto in via Imbriani, esplodendo tre colpi. Solo un problema all’arma – una scacciacani modificata calibro 9 – ha impedito che l’attacco si trasformasse in omicidio. Guerrini è riuscito a uscire dall’auto e mettersi in salvo. La Direzione Distrettuale Antimafia ha aperto un’indagine con le ipotesi di tentato omicidio e detenzione illegale di armi.

La vicenda è ora al centro delle indagini della Dda di Milano, con i pm Paolo Storari e Sara Ombra – gli stessi che guidano il maxi-fascicolo sulle curve di San Siro. Gli investigatori della Squadra Mobile stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza e il materiale registrato da una dashcam presente su un’auto in zona al momento dell’agguato. A bordo dell’auto di Guerrini è stato trovato anche uno zaino con una grande bandiera e uno striscione della Curva Sud, elementi che riconducono direttamente all’ambiente ultras.

Guerrini, che gestisce un negozio di tatuaggi e barberia della catena Barber Italian Ink – riconducibile a Lucci – è noto alle forze dell’ordine: ha precedenti per piccoli furti ed era stato colpito da Daspo in seguito alle indagini su uno striscione intimidatorio esposto sotto casa del giocatore dell’Inter Federico Dimarco, dopo il derby di Champions League del 2023.

Gli inquirenti sospettano che l’agguato si inserisca nelle nuove dinamiche di riorganizzazione del tifo organizzato, dopo l’arresto di Lucci, e stiano emergendo contrasti interni e nuovi interessi economici legati al mondo delle curve. Non si esclude che Guerrini potesse rappresentare un ostacolo o un bersaglio in questo processo di ridefinizione degli equilibri.

Intanto, oggi, venerdì 9 maggio, è attesa una nuova udienza nel processo abbreviato in corso all’aula bunker di piazza Filangieri: ancora una volta sarà ascoltato Luca Lucci, già interrogato in due precedenti occasioni. Tra le accuse a suo carico figura anche il tentato omicidio del 2019 di Enzo Anghinelli, altro ultrà rossonero, episodio che per modalità e movente ricorda molto da vicino quanto accaduto ieri a Guerrini.

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