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Contro Papa Francesco, il durissimo attacco in tv: “Chiacchiere a vanvera” (VIDEO)

Pubblicato: 10/05/2025 12:47

“Leone XIV sarà un grandissimo Papa, come per me lo è stato Giovanni Paolo II. Prevost è un uomo molto, molto differente da Bergoglio: questo tenetelo presente”. Così viene messa subito in chiaro la distanza tra il nuovo pontefice e Papa Francesco.

Quanto al discorso sulla pace pronunciato dal neoeletto, il commento è lapidario: “Adesso tutti tirano in mezzo il fatto che abbia parlato di pace, ma cosa volete che dicesse? ‘Voglio la guerra, distruggete i ponti’? Ovviamente non mi aspettavo che parlasse di guerra e di ferrovie, però sarà un Papa molto diverso da Bergoglio perché la formazione conta”.

Contro Papa Francesco arriva il durissimo attacco in tv

Piazzapulita (La7), Paolo Mieli rincara la dose, puntando il dito anche contro i “pacifisti della chiacchiera”. “Il nuovo pontefice avrà un bel compito perché un conto è usare la parola ‘pace’ e dire: ‘pace, pace, pace, viva la pace, ponti, ponti, ponti e pace’. Poi i problemi che dovranno gestire la Segreteria di Stato saranno ben diversi”, l’osservazione del noto giornalista.

L’unico a distinguersi, secondo lui, è stato il cardinale Zuppi: “Invece di fare chiacchiere come tanti, è riuscito a prendere dei bambini ucraini che avevano rapito i russi. Non è una cosa da poco, perché di pacifisti della chiacchiera ne abbiamo sentiti tanti. E ricordo anche che Papa Francesco aveva consigliato agli ucraini di alzare bandiera bianca di fronte a Putin. Il suo era un tipo di pacifismo della resa”.

“Piazzapulita”, Paolo Mieli critica Papa Francesco e incensa Prestov

Paolo Mieli esprime anche un’ammirazione quasi reverenziale per la formazione del neoeletto. “Ha una grande preparazione, come si vede anche dalla raffinatezza del nome scelto: quel richiamo, secondo me, non è solo a Leone XIII, ma anche a Leone Magno, che è il fondatore dei Papi e che fermò Attila. Prevost è una persona piena di storia e di formazione, parliamo di un Papa superlaureato che ha fatto grandi studi. Provateci voi a prendere una laurea prima in matematica e poi in filosofia”, ha spiegato il giornalista.

L’elogio di Papa Leone XIV da parte di Mieli

Il confronto con Bergoglio continua, e diventa sempre più netto. “Leone XIV non viene solo da un’attività pastorale, né è un uomo dell’improvvisazione. Non è uno che domani mattina fa una battuta o chiama il direttore di un giornale per farci una chiacchierata a vanvera. Delle cose che abbiamo visto in passato non vedremo più certamente questo”. Poi l’affondo finale: “Bergoglio è stato una persona eccezionale, però all’inizio chiamò dei collaboratori a casaccio, maschi e femmine, e non si capiva con che criterio stavano lì. E non ci sarà un caso come il caso Becciu, gestito in una maniera che dire approssimativa è dire poco”.

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